Quando parliamo di caffè verde ci riferiamo al chicco di caffè non ancora tostato, portato alla ribalta dal famoso Dr. Oz, docente della Columbia University e star di una trasmissione televisiva su salute e benessere che spopola negli USA.
Secondo i suoi studi, la varietà verde del caffè si rivela un prezioso alleato per combattere obesità, sovrappeso e la tendenza all’iperglicemia (non il vero e proprio diabete) che si manifesta in molte donne “over 50”.
Questi benefici effetti sono merito di un pool di composti fenolici, in cui la parte del leone è svolta dall’acido clorogenico.
Questo modula l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale, aiutando a mantenere basso il livello glicemico, con effetti positivi anche sul controllo dell’appetito.
Inoltre, contrasta il meccanismo di formazione di nuove cellule adipose, impedendo l’accumulo di grasso in eccesso.
La dose consigliata è di una compressa da 500 mg mezz’ora prima dei pasti principali o, se in forma liquida, 50 ml diluiti in un litro d’acqua da sorseggiare durante la giornata.
La caffeina del caffè verde ha un assorbimento lento, non crea picchi ed è perciò ben tollerata.
Tuttavia, il suo uso è sconsigliato in gravidanza, allattamento e in presenza di disturbi del sonno o cardiaci.
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19 Aprile 2016