Calcolosi delle vie urinarie

Assunzione di acqua e calcoli delle vie urinarie, costituiscono un binomio che ritroviamo spesso nella clinica medica, oltre che nella pubblicità.

Facciamo anzitutto una premessa: bere molta acqua è necessario per chi tende a formare i calcoli, ma non è provato che sia altrettanto indispensabile per chi non ha questo problema.

Ovviamente, diluire le urine è utile, ma non può compiere il miracolo di sciogliere i calcoli.

Bere di più, comunque, può avere effetti positivi a diversi livelli: diminuisce la precipitazione e l’aggregazione dei sali responsabili della formazione dei calcoli e aumenta il flusso di urina, facilitando l’espulsione di eventuali micro-aggregati (la cosiddetta renella).

Quante urine deve eliminare, in un giorno, chi soffre di urolitiasi?

Si ritiene che una persona dovrebbe produrre 1ml di urina all’ora e per chilo di peso, perché la precipitazione dei sali non si verifichi. Ciò vuol dire che un uomo di 70kg dovrà produrre almeno 1,7 l di urina al giorno.

Per eliminare questa quantità di urine, bisognerà introdurre un volume di liquidi assai maggiore, tenendo conto anche di quelli persi con la sudorazione.

A questo proposito, gli sportivi spesso finiscono per non tener conto della necessità di reintegrare liquidi velocemente, dopo l’attività fisica. Ogni sportivo dovrebbe sapere che è importante, finita l’attività, bere in modo tale da poter urinare non oltre un’ora dopo.

Quanta acqua deve bere, in un giorno, chi tende a formare calcoli urinari?

Per tutte le persone che soffrono di calcoli delle vie urinarie, il consiglio è bere in modo da eliminare urine incolori o appena paglierine, ad eccezione di quelle del mattino.

La quantità di acqua per realizzare questo obiettivo si aggira tra 1,5 e 2,5 litri al giorno. L’effetto è decisamente migliore se almeno la metà di questi liquidi è costituita da semplice acqua.

Non è vero, poi, che più si beve e meglio è. Una quantità eccessiva di liquidi potrebbe alterare l’equilibrio idro-salino.

Esiste un modo corretto di bere?

Certo, è importante anche come si beve.

L’acqua deve essere assunta in modo costante: 1-2 bicchieri all’ora, oltre ai liquidi che si assumono col cibo.

E quando è in atto una colica renale?

Esistono situazioni in cui bere è controproducente.

La colica renale è caratterizzata dall’improvvisa interruzione del flusso di urina verso la vescica, dovuta alla presenza di un calcolo. L’ostruzione aumenta la pressione all’interno del rene e provoca un notevole dolore. In questi momenti è necessario somministrare antidolorifici, ma bisogna anche diminuire il carico di filtrazione renale, evitando l’assunzione di liquidi (anche per via endovenosa).

Se al termine dell’episodio acuto non si è ancora capito bene quale sia stata la causa dell’ostruzione (posizione e dimensione del calcolo, dilatazione renale a monte), bisogna evitare il carico idrico.

Anche la progressione di piccoli calcoli verso la vescica, non è determinata dalla spinta dei liquidi a monte, ma dalla capacità dell’uretere di dilatarsi al loro passaggio. Proprio per questo al paziente viene somministrata una terapia, cosiddetta espulsiva, a base di alfa-bloccanti, che facilita la progressione del calcolo e limita il dolore.

In caso di colica renale, a chi devo rivolgermi?

Bere molto, perciò, è un’ottima misura preventiva per chi soffre di urolitiasi mentre, in presenza di calcolosi sintomatica, il caso deve essere valutato attentamente dallo specialista Urologo.

Quando scegliamo un’acqua, di quali caratteristiche dobbiamo tener conto?

Riguardo alla migliore funzionalità di certe acque, rispetto ad altre, nella prevenzione della calcolosi, non esistono conferme scientifiche.

Uno studio pubblicato nel 2011 ha evidenziato un debole effetto protettivo del magnesio contenuto nell’acqua potabile. In seguito è risultato più importante il rapporto fra le concentrazioni di magnesio, calcio e bicarbonati. Le acque ricche di sodio, andrebbero evitate da chiunque.

Quando dobbiamo scegliere, allora, preferiamo un’acqua gradevole, digeribile e non eccessivamente costosa. E se ci piace l’acqua frizzante, e non abbiamo problemi di stomaco o intestino, beviamola in tutta tranquillità

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  23 Settembre 2020

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