Molti studenti (1/5 del totale) incontrano, nel corso della carriera scolastica, un momento di particolare difficoltà che spinge le loro famiglie a richiedere un aiuto da parte di un esperto.
In effetti se pensiamo al numero di debiti scolastici, bocciature e abbandoni, il problema potrebbe riguardare circa 1,5 milioni di bambini e ragazzi in età scolare.
Le difficoltà scolastiche sono molto diverse tra loro e spesso sono dovute alla concomitanza di più fattori. Questi ultimi possono essere individuali, oppure dipendere dall’ambiente che incontra lo studente (a casa e/o a scuola).
È abbastanza ovvio che, se i fattori ambientali non sono fondamentali e le difficoltà di apprendimento sono gravi e costanti nel tempo, bisognerà affrontarle in modo diverso rispetto alle difficoltà scolastiche comuni.
Quando una difficoltà scolastica può far sospettare un Disturbo Specifico di Apprendimento?
La diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento viene posta nel caso di bambini intelligenti che hanno difficoltà solo in aree di apprendimento specifiche (es: lettura, scrittura, calcolo, etc), senza che il problema si generalizzi a tutte le aree scolastiche.
Nella categoria Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), rientrano tipologie di difficoltà molto diverse.
Secondo Cornoldi (uno dei massimi esperti dell’argomento, dal lavoro del quale è tratto il materiale dell’articolo), quando parliamo di Disturbo Specifico di Apprendimento, ci riferiamo ad un “gruppo eterogeneo di disordini che si manifestano con significative difficoltà nell’acquisizione e uso di abilità di comprensione del linguaggio orale, espressione linguistica, lettura, scrittura, ragionamento matematico. Problemi relativi all’autoregolazione del comportamento, alla percezione e interazione sociale, possono essere associati ad un DSA, ma non costituiscono, per se stessi, dei DSA.”
Alla base di un DSA può esistere un altro problema?
Nonostante possano verificarsi in concomitanza con Handicap o con svantaggio socio-culturale, insegnamento insufficiente o inappropriato, i DSA non devono essere considerati come il risultato di queste condizioni.
Rispetto alla difficoltà scolastica, il DSA ha un carattere innato e persistente. Può presentarsi in associazione con altri DSA, con l’ADHD o con tratti psicopatologici che complicano il quadro clinico, ma non ne sono la causa.
Che cos’è la Certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento?
La diagnosi non è legata solo all’identificazione del disturbo, ma anche all’emissione di una certificazione -valida ai fini legali- per consentire all’alunno con DSA di usufruire dei diritti previsti dalla legge 170/2010. La certificazione è necessaria al momento della diagnosi e ad ogni cambiamento di ciclo scolastico del ragazzo (primaria → secondaria di primo grado → secondaria di secondo grado)
Dal 2014, Regione Lombardia ha pubblicato un elenco delle strutture e dei soggetti, pubblici e privati, accreditati per la certificazione (HTC ne fa parte, come soggetto privato).
La diagnosi viene fatta utilizzando test standardizzati di apprendimento che consentono di mettere a confronto le prestazioni con quelle di un campione di riferimento (es: test standardizzato di velocità di lettura).
Chi si occupa di DSA e dove?
Solo casi associati ad Handicap o disturbi gravi di personalità, possono richiedere l’insegnante di sostegno. In questo caso, la certificazione deve essere prodotta esclusivamente dal Servizio Pubblico.
Nei casi “semplici” basta rivolgersi ad una delle strutture presenti negli elenchi regionali.
Effettuare la diagnosi presso i centri privati prevede un costo a carico delle famiglie, ma generalmente ha il vantaggio di non richiedere lunghi tempi di attesa.
Attualmente sono queste le figure che possono offrire aiuto a famiglie e scuole in caso di DSA:
Neuropsichiatra infantile (NPI)
Il NPI dovrebbe escludere eventuali problemi neurologici e capire se il bambino va aiutato in senso medico (terapie farmacologiche, ad esempio).
Psicologo e Logopedista
Il titolo di Psicologo, da solo, non dà garanzie sulle competenze del professionista nel campo degli apprendimenti. Lo Psicologo dovrebbe aver seguito corsi di perfezionamento o specializzazione per potersi occupare di queste problematiche, così come il Logopedista.
Quale tipo d’intervento viene effettuato una volta formulata la diagnosi?
L’intervento sulle difficoltà viene spesso chiamato riabilitazione, anche se il termine è improprio, perché si tratta in realtà di insegnare un’abilità ad un bambino che non l’ha mai avuta. Sarebbe meglio parlare di abilitazione, allora.
L’intervento viene fatto dal Logopedista o, in centri particolarmente specializzati, da Psicologi con formazione specifica nell’ambito.
È fondamentale che, chi si occupa del trattamento del bambino/ragazzo tenga rapporti continuativi con la scuola e la famiglia e segua aggiornamenti continui (quello degli apprendimenti è un ambito in continua evoluzione).
Qual’è il Plus offerto da HTC?
In HTC esiste anche la figura del Case Manager, un Neuropsicologo con super-specializzazione in materia di apprendimenti (si occupa anche di formazione sui DSA per gli insegnanti) che segue il bambino (e la famiglia) lungo tutto l’iter, sia diagnostico che riabilitativo.
Tutti gli Psicologi che collaborano con l’Equipe hanno una formazione specifica in DSA.
In HTC:
- Equipe specializzata in Problemi di Apprendimento (Neuropsichiatra Infantile, Neuropsicologo, Psicologi con perfezionamento in DSA, Logopedista)
- Prima certificazione DSA autorizzata da Regione Lombardia
- Trattamento dei DSA e delle Difficoltà Scolastiche, anche online
- Metodo Feurstein per il potenziamento cognitivo
- Diagnosi e trattamento dei Disturbi Dell’Attenzione
- Sportello gratuito di valutazione del problema
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Categoria: News
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21 Ottobre 2020