Controlla il metabolismo, è coinvolta nello sviluppo del Sistema Nervoso e nella fertilità, eppure molto spesso la si trascura. E’ la tiroide; vediamo insieme cosa fare per trattarla “al meglio”.
Cos’è la tiroide e quali sono le sue funzioni?
La tiroide è una ghiandola posta a livello del collo e produce una serie di ormoni fondamentali per lo sviluppo del Sistema Nervoso Centrale durnate il periodo fetale e che controllano il Metabolismo Basale, la crescita, la fertilità, e molto altro ancora. Possiamo tranquillamente affermare che gli ormoni prodotti dalla tiroide agiscono su tutte le cellule del nostro organismo.
Quali sono i nemici della tiroide?
Uno dei problemi principali della salute di questa ghiandola è quello legato alla carenza di Iodio. Se manca lo Iodio si può arrivare allo sviluppo del gozzo- fenomeno meno diffuso che in passato, ma ancora presente- o si possono formare quei noduli che poi vanno analizzati per arrivare alla diagnosi differenziale tra nodulo benigno e maligno. Prevenire questa carenza è possibile consumando un sale arricchito con Iodio (cosiddetto sale iodato). E’ noto che consumare troppo sale causa problemi cardiovascolari e quindi il motto deve essere: “Poco sale, ma iodato”. In più sarebbe utile mangiare più pesce, in genere molto ricco di iodio (soprattutto il pesce azzurro).
Basta il sale iodato per avere una tiroide sana?
Il sale iodato è utile per prevenire il gozzo e la formazione di alcuni noduli, ma ci sono alcune patologie che non si possono prevenire a tavola. In particolare ci riferiamo all’ipotiroidismo e all’ipertiroidismo di natura autoimmune. Chi soffre di ipotiroidismo (la tiroide funziona meno) accusa sintomi come stanchezza, freddolosità, ipersonnia, perdita di memoria. Chi, al contrario, soffre di ipertiroidismo (la tiroide funziona in eccesso) presenta sintomi come tachicardia, affaticamento, dimagrimento, irritabilità, insonnia e tremori.
Come si curano ipo e ipertiroidismo?
Per l’ipotiroidismo esiste la levotiroxina sodica, un’efficace sostituto degli ormoni prodotti dalla tiroide. La situazione si fa più complicata con l’ipertiroidismo. Se quest’ultimo, infatti, non risponde alla terapia farmacologica, si deve ricorrere al trattamento con il radioiodio o all’asportazione chirurgica della ghiandola.
E’ vero che le malattie della tiroide sono tipicamente “femminili”?
Il rapporto donne/uomini, per quel che riguarda le malattie tiroidee, è di 8:1. Le donne devono fare attenzione al funzionamento della tiroide soprattutto nel periodo fertile. Durante la gravidanza infatti, la tiroide deve produrre più ormoni. Se ciò non avviene, a risentirne è il feto che nei primi tre mesi di vita intrauterina dipende dalla produzione di tiroxina da parte della madre.
Che fare in vista di una gravidanza?
Controllare sempre la funzionalità tiroidea e, ove necessario, assumere la terapia ormonale: Per le donne con problemi di fertilità, invece, ricordare che una buona funzionalità tiroidea, a volte, può risolvere il problema.
E i tumori della tiroide?
Negli ultimi anni sono aumentati i casi, ma senza un corrispettivo aumento dei decessi. Si tratta infatti, per lo più, di tumori poco aggressivi e ben curabili. Fondamentale è però la diagnosi precoce che si fa con l’autopalpazione e l’ecografia della tiroide.
Si vive bene anche senza tiroide?
Certo, grazie alle terapie ormonali sostitutive che permettono di assumere, attraverso una pastiglia, le sostanze normalmente prodotte da questa ghiandola.
Il falso mito da abbattere?
Non andate al mare per respirare lo iodio; nell’aria ce n’è pochissimo! Meglio, come già detto prima, assumere il sale iodato e tanto buon pesce di mare.
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23 Agosto 2016