L’Ecografia di Screening delle malformazioni fetali (quella che tutti chiamano “morfologica”) viene consigliata a tutte le donne in gravidanza, fra la 19esima e la 21esima settimana di gestazione.
Iniziamo col dire che non esiste un’altra situazione in cui il rischio di patologie è così alto in una popolazione non selezionata.
Effettivamente il 3-5% dei neonati può essere affetto da una malformazione e questa percentuale riguarda tutte le donne gravide, eccetto quelle con fattori di rischio specifico. In quest’ultimo caso, il rischio di patologia fatale può salire fino al 50%. Normalmente, però, queste donne sono informate del rischio più elevato e vengono sottoposte ad esami particolari.
Esiste almeno il 3% di possibilità di trovare “qualcosa che non va”
Parlando invece di gravide “comuni”, quando si effettua l’ecografia morfologica bisogna tener conto che esiste almeno il 3% di possibilità di trovare “qualcosa che non va”. Non dimentichiamoci poi che la sensibilità dell’ecografia per alcune anomalie è del 50%.
Rispetto ad altri screening non c’è confronto!
Pensiamo solo alla mammografia o al pap-test: in questi casi la prevalenza della patologia è, per fortuna, molto inferiore, mentre la sensibilità diagnostica è assai elevata. Quindi la possibilità di errore o di mancata diagnosi è molto bassa.
Una diagnosi in tempo reale
L’ecografia ostetrica, inoltre, è gravata anche dalla necessità di effettuare la diagnosi in tempo reale.
Non esiste uno spazio di tempo fra l’esecuzione dell’esame e la formulazione della diagnosi. La diagnosi deve essere effettuata al momento e magari il feto si è mosso in modo contrario a come si vorrebbe per poter completare bene l’esame.
La donna e la coppia devono essere informati su tutti questi aspetti e, soprattutto, devono rendersi conto che il Ginecologo non sta guardando il bambino, ma sta piuttosto eseguendo un atto medico che richiede una notevole dose di attenzione e concentrazione, oltre a esperienza, formazione specifica e apparecchiatura “up to date” in dotazione.
Nel corso di questo esame, il feto non viene più visto intero (come succedeva in precedenza), ma a pezzi. Gli organi e gli apparati vengono valutati uno ad uno e perciò il tempo disponibile e la posizione del bambino sono fondamentali.
A volte può capitare di dover interrompere l’esame per dare tempo al feto di cambiare posizione, ma non sempre questo avviene e il Ginecologo (o l’ecografo) non ne ha colpa!
Avrete capito che, per avere un’ecografia morfologica ben fatta, dovete rivolgervi a centri medici qualificati che collaborino con Ginecologi esperti e che siano dotati di ecografi di alta gamma.
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Categoria: News
Commenti : Commenti disabilitati su Ecografia Morfologica: un esame che richiede grande preparazione del Ginecologo e un po’ di pazienza da parte dei genitori
17 Giugno 2020