Educare alla resilienza i nostri figli - HTC Centro Medico Stradella PV

Educare i bambini alla resilienza: un ottimo investimento per aiutarli a superare meglio i momenti critici

Il difficile momento che stiamo attraversando a causa del Covid19, ci ha dimostrato quanto sia importante essere resilienti per affrontare al meglio paure e difficoltà.

Resilienza è una parola che viene utilizzata di frequente negli ultimi anni; ma che cosa significa di preciso?


Cosa significa Resilienza?

Si tratta della capacità di reagire positivamente quando ci troviamo in difficoltà, senza mai darsi per vinti.

Non vuol dire solo mostrare una buona resistenza, ma sviluppare anche l’attitudine a sfruttare l’esperienza negativa per trovare soluzioni efficaci nei confronti dei problemi.


Come si insegna a sviluppare la Resilienza?

Come dovrebbe comportarsi un educatore (un genitore) per aiutare un bambino a sviluppare al meglio queste abilità?

  1. Anzitutto dovremmo lasciare liberi i bambini di sbagliare. Certo, senza esporli a pericoli, ma permettendo loro di fare dei tentativi. Solo sperimentando, infatti, si acquisiscono nuove competenze. Sostenerli mentre si mettono alla prova, aumenterà sempre più la fiducia nei propri mezzi.
  2. Non assecondiamo tutte le loro richieste! Insegniamo ai bambini a motivarle in base alla loro reale importanza e insegniamogli il valore dell’attesa e dell’impegno per guadagnarsi ciò che desiderano.
  3. Lasciamogli vivere le emozioni, soprattutto quelle difficili, come rabbia, dolore, paura, noia. Dimostriamo loro di saperle capire e accogliere, ma lasciamogli la libertà di esprimerle; non reprimiamoli. Dobbiamo rappresentare il loro porto sicuro, dove possono rifugiarsi e venire consolati senza doversi nascondere e senza che le emozioni debbano essere deviate o trasformate, perché considerate inaccettabili. Lasciamoci, perciò, guidare dall’amore e dall’empatia.
  4. Aiutiamoli a distinguere tra le normali difficoltà, che spesso si incontrano sul proprio cammino, e i problemi reali. Offriamo loro strumenti in grado di aiutarli, a seconda dell’ostacolo in cui si sono imbattuti: impegno, allenamento, riposo, confronto, rilassamento, etc.
  5. Contribuiamo a sviluppare il loro senso di comunità. Invitiamoli a condividere giochi e beni di proprietà; stimoliamoli a frequentare gruppi educativi e sportivi. Evitiamo però d’intervenire troppo nelle dinamiche sociali dei nostri bambini. Se possibile, lasciamo che trovino da soli la soluzione al problema con l’amico o il compagno di scuola/squadra. Ciò non significa abbandonarli a se stessi. Come abbiamo ricordato più sopra, lasciamoci guidare dalla comprensione. Vigiliamo, ma facciamo in modo che i bambini si percepiscano adatti a risolvere efficacemente le questioni.
  6. Infine, sosteniamoli nel ravvisare uno scopo che vada oltre l’individualità. Ogni bambino/ragazzo vuole contribuire a migliorare il Mondo e la vita dei propri simili!

Seguendo questi semplici consigli e focalizzandoci positivamente sul nostro ruolo di educatori potremo certamente accrescere la resilienza delle future generazioni.

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  1 Aprile 2020

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