Le fibre sono nutrienti che non vengono digeriti dall’uomo, ma non per questo sono inutili.
Ne esistono principalmente di due tipi: quelle insolubili presenti nelle crusche, nella frutta e verdura e in alcuni cereali, e quelle solubili contenute nell’orzo e avena, nella frutta, in alcuni funghi e alghe.
Le prime assorbono acqua e si comportano come agenti di “rigonfiamento”migliorando il transito intestinale, le seconde vengono degradate dalla microflora che si trova nella porzione d’intestino denominata cieco-colon.
Le fibre solubili aumentano al sensazione di sazietà e diminuiscono l’assorbimento di sostanze come sali biliari, glucosio e altri nutrienti. Inoltre diminuiscono i livelli di colesterolo e LDL, hanno un effetto prebiotico e favoriscono la produzione di acidi grassi a corta catena.
Tutto ciò serve a modulare la glicemia postprandiale, migliorare la flora intestinale a favore di quella fermentativa, e ha anche un effetto protettivo nei confronti delle neoplasie del colon-retto.
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17 Febbraio 2015