“Un paio di sigarette al giorno non possono certo far male!”; quante volte abbiamo sentito questa frase! E invece è sufficiente fumare anche solo meno di una sigaretta al giorno per correre un rischio del 64% più alto di morte prematura, rispetto ai non fumatori.
Chi fuma da una a dieci sigarette al giorno vede addirittura schizzare il rischio all’84% in più rispetto a chi non ha mai fumato.
Ad affermarlo è uno studio del National Cancer Institute americano effettuato su 290.000 persone e il primo che abbia analizzato gli effetti del poco (ma costante) fumo sulla salute dell’uomo.
Spesso infatti si minimizza sugli effetti di una dose ridotta di sigarette sull’organismo (meno di dieci sigarette al giorno). I partecipanti allo studio avevano tutti più di 59 anni, proprio per valutare l’impatto dell’abitudine sul rischio di morte.
Un’associazione particolarmente significativa è stata osservata con il cancro del polmone; chi fuma anche una sola sigaretta al giorno corre il rischio di morire di questa malattia 9 volte di più rispetto ad un non fumatore; per chi fuma fino a 10 sigarette, il rischio aumenta di 12 volte. I ricercatori hanno poi valutato il rischio morte prematura per malattie respiratorie (BPCO) o per patologie cardiovascolari.
Chi fuma tra 1 e 10 sigarette al giorno corre un rischio sei volte maggiore di morire per problemi respiratori rispetto a un non fumatore, e una volta e mezzo il rischio di morire per malattie cardiovascolari.
Concludiamo con una nota positiva: tra i fumatori non incalliti, il rischio di morte prematura cala se si smette e in modo tanto più significativo, quanto prima viene interrotta l’abitudine al fumo.
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20 Marzo 2017