Fino ad ora la scienza non è riuscita a trovare un modo intelligente per mantenersi in salute senza intervenire anche sulla nostra alimentazione.
Le cosiddette malattie del progresso (diabete, obesità, malattie cardiovascolari e autoimmuni, tumori) sono inevitabili se, pur curandole, continuiamo comunque ad introdurre sostanze sbagliate nel nostro organismo.
Il cibo è una medicina (come già affermavano gli antichi), ma come si può fare affinché diventi una medicina per se stessi?
Chiariamo immediatamente un concetto: non esiste una dieta universale che possa funzionare per tutti. Ecco perché l’intervento del nutrizionista è essenziale.
Si sente spesso parlare di dieta antinfiammatoria: è utile?
C’è qualcosa che possiamo fare tutti per stare meglio: la dieta antinfiammatoria.
Ormai è risaputo che alla base di molte patologie esiste un quadro di tipo infiammatorio, che andrebbe corretto. In più, dimagrire senza occuparsi di un’eventuale infiammazione di base, significa riprendere peso molto velocemente.
Ma che cos’è l’infiammazione?
“L’infiammazione è un meccanismo di difesa non specifico, innato, che rappresenta una risposta protettiva all’azione dannosa di un agente fisico, chimico o biologico e il cui fine è l’eliminazione della causa del danno e l’avvio di un processo riparativo”
Quindi l’infiammazione acuta è di per sé un fatto positivo, visto che ha come scopo l’auto-guarigione dell’organismo.
Il problema si complica quando l’infiammazione diventa cronica, perché ciò che l’ha provocata non è stato rimosso.
Gli antinfiammatori sono spesso utili per spegnere un processo antinfiammatorio che non è più in grado di autolimitarsi, ma a volte non sono sufficienti (e, a lungo andare, fanno danni)
Quali possono essere le conseguenze di un’infiammazione cronica?
In seguito ad un processo di infiammazione cronica, ci possono essere svariate conseguenze:
- dolori diffusi,
- stanchezza fisica e mentale,
- disbiosi intestinale,
- problemi dermatologici,
- accumulo di liquidi,
- edemi,
- cellulite,
- mal di testa,
- etc.
Quali cause riscontriamo alla base dell’infiammazione cronica?
Le cause possono essere differenti: malattie croniche, rapido aumento di peso, attività fisica eccessiva o scarsa, stress continuativo, dieta inadeguata.
L’alimentazione può agire positivamente sull’infiammazione?
Certo! È questa la buona notizia.
I temuti radicali liberi e lo stress ossidativo (prodotti dall’infiammazione cronica), possono essere contrastati con l’aiuto degli antinfiammatori vegetali, ma anche potenziando le difese antiossidanti, sempre attraverso la dieta .
Anche ormoni come l’Insulina e il Cortisolo, che influiscono sull’infiammazione, possono essere opportunamente modificati dall’alimentazione.
Risulta evidente, da quanto esposto, che è fondamentale rivolgersi a Nutrizionisti che conoscano e padroneggino questi concetti che appartengono alla scienza nutrizionale più moderna e che non devono essere trascurati nemmeno in occasione di una “banale” dieta dimagrante.
In HTC, a Stradella (PV), puoi prenotare:
- Visita Nutrizionale per il controllo del peso
- Consulenza nutrizionale in presenza di patologie (Diabete; Ipertensione; Malattie cardiache; Malattie gastroenterologiche; Celiachia, etc)
- Disturbi del comportamento alimentare (presa in carico in Equipe)
- Consulenza nutrizionale per adolescenti, sportivi, donne gravide
- Test per le Intolleranze alimentari (a 90 alimenti)
- Test per la valutazione dell’intolleranza al lattosio(tampone)
- Test per la valutazione della predisposizione alla malattia celiaca
- Urea Breath Test (ricerca Helicobacter Pylori)
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Categoria: News
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27 Ottobre 2021