Il lavaggio del colon è un trattamento che ha origini molto antiche (si parla addirittura degli Egizi) e permette di risolvere diversi disturbi gastrointestinali, ma anche di liberarsi delle tossine in eccesso e di migliorare l’aspetto della pelle.
Tra i fan di questa pratica vi sono nomi illustri. Negli anni 90, una delle prime fu Lady Diana, che, sembra spendesse cifre da capogiro per l’idrocolonterapia.
Oggi che i prezzi sono molto più accessibili (una seduta costa tra le 120 e le 150 euro) e che non bisogna più andare dall’altra parte del mondo come facevano agli inizi degli anni duemila Raz Degan e Paola Barale in Thailandia, l’idrocolonterapia sta conquistando sempre più consensi anche tra la gente comune.
Ma di che cosa si tratta?
L’idrocolonterapia è una forma di lavaggio intestinale che viene effettuata utilizzando un’apparecchiatura apposita.
Mentre il paziente è comodamente steso su un lettino, la macchina introduce acqua tiepida nel colon, sciogliendone i contenuti. Il materiale viene poi fatto defluire attraverso un tubicino e allontanato dalla macchina stessa.
L’obiettivo è quello di ripulire l’intestino, stimolare la peristalsi e ristabilire un corretto equilibrio della flora intestinale.
“La pulizia del colon viene utilizzata nella pratica medica come preparazione agli esami endoscopici o ad alcuni interventi chirurgici” spiega il Dr. Bianchi, direttore dell’Unità di Chirurgia mini-invasiva dello Istituto Europeo di Oncologia di Milano. La sua validità come “terapia disintossicante” non è area di grande interesse da parte della comunità scientifica.
Se si vuole ricorrere a questo tipo di trattamento solo a scopo estetico, è necessario rivolgersi ad una struttura specializzata, in cui si sia presi in carico da un Medico qualificato, che accerti prima le condizioni di salute del soggetto. “Per una pratica così delicata, non mi affiderei certamente ad un centro benessere”, conclude il Dr. Bianchi.
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18 Settembre 2017