Il piede, come tutti sappiamo, è un organo motorio, ma una delle sue funzioni più importanti è quella sensoriale.
In che senso il piede è un organo sensoriale?
Se siamo in grado di riconoscere la qualità di un terreno (piano, in pendenza, sconnesso), ad esempio, è proprio grazie alle capacità sensoriali dei piedi.
Quindi il piede non è solamente incaricato dell’appoggio e sostegno del corpo, ma coinvolge grazie al cammino molte altre funzioni corporee (vista, equilibrio, etc).
Oltre a quella sensoriale, il piede ha un’importante funzione antigravitaria.
Con la conquista della stazione eretta e l’adozione del cammino sui due arti inferiori, l’uomo ha dovuto imparare a controllare la gravità.
La gravità ci aiuta a restare “con i piedi per terra”, ma può diventare un fattore d’instabilità se pensiamo dove si trova il baricentro del corpo e quanto sia limitata la sua superficie di appoggio.
Possiamo dire che il piede riceve informazioni in senso gravitario e, nei confronti di queste, prepara una risposta motoria.
Cosa succede durante il cammino?
Nella deambulazione, a differenza della stazione eretta, viene utilizzata la forza di gravità.
Il piede rappresenta l’anello terminale di una catena cinetica chiusa ed è lo strumento che attua l’inversione della corrente motoria a seguito del contatto fra piedi e suolo.
Durante il passo l’arto si adatta al movimento del piede e della caviglia.
Il piede quindi è la struttura di collegamento fra le forze ambientali e quelle interne all’organismo (muscolari). Dalla loro armonizzazione dipende l’equilibrio.
Il piede mantiene un dialogo continuo con la superficie di appoggio comunicandole le risposte elaborate dal sistema nervoso.
Dato che l’ambiente è “gravità”, il piede è sede di un meccanismo antigravitario costituito dalla successione di rilasciamento (ricezione di dati dall’ambiente) e di irrigidimento (trasmissione della risposta). Quest’ultimo atto è paragonabile all’azione di una leva in cui il rapporto fra le forze (interne ed esterne) è il più favorevole per lo svolgimento dell’atto motorio.
Ecco perché l’analisi del piede e di tutte le sue funzionalità (statica, dinamica e cinematica) è così importante per l’equilibrio, il mantenimento di una corretta postura e, cosa più ovvia, per una buona deambulazione.
Qual è lo specialista che si occupa del piede?
Il Podologo è lo specialista in ambito sanitario che si occupa dell’analisi del piede, anche in collaborazione con altri professionisti (Ortopedico, Reumatologo, Dermatologo, Chirurgo, etc)
Il Podologo valuta la struttura, la funzionalità e le eventuali patologie del piede attraverso l’esame obiettivo e biomeccanico, l’esame podoscopico e quello baropodometrico.
È il Podologo che prescrive i plantari?
Qualsiasi Medico che si trovi di fronte ad un paziente con problemi di deambulazione, può consigliare l’uso di ortesi/plantari.
In caso di problemi di appoggio o di alterazioni del cammino, il Podologo provvede alla progettazione e confezionamento di ortesi/plantari su misura che correggono i difetti riscontrati e aiutano a ritrovare equilibrio e corretta postura e a minimizzare i problemi di deambulazione.
Cosa puoi prenotare in HTC?
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27 Aprile 2023