Il tocco magico: quando il mal di schiena incontra l’Osteopatia

Mal di schiena è il termine che viene usato comunemente per indicare una grande varietà di sindromi dolorose che colpiscono il rachide (la colonna vertebrale nel suo insieme) a vari livelli.

Per quale tipo di mal di schiena ci si rivolge all’Osteopata?

Quando un paziente col mal di schiena arriva dall’Osteopata, normalmente presenta un dolore di tipo cronico che si riacutizza occasionalmente.

Per prima cosa, l’Osteopata utilizza una serie di tecniche che gli consentono di capire quale sia la causa del dolore.

Perché è importante stabilire quale sia la causa del dolore?

Le cause del mal di schiena sono diversissime. Erroneamente si ritiene che riguardino solo il sistema muscolo-scheletrico.

In realtà, alla base di un dolore di questo tipo, possono esserci problemi di postura, patologie dei dischi intervertebrali, ma anche disturbi viscerali, stress o disagi emotivi.

Avere uno stesso tipo di dolore non significa che, all’origine, vi siano le stesse cause.

L’Osteopata, grazie ad un accurato esame obiettivo e alla diagnosi osteopatica, effettuata con la palpazione, arriva a formulare un trattamento personalizzato.

A volte è necessario richiedere esami diagnostici supplementari (RX, TC, RM) o ricorrere al parere di un medico specialista (Ortopedico, Fisiatra, Reumatologo, etc).

Quanto può incidere un riflesso somato-viscerale nell’insorgenza del mal di schiena?

Alcuni studi dimostrano che, nel 30% dei casi, il mal di schiena dipende da un riflesso somato-viscerale.

Che cosa s’intende per riflesso somato-viscerale?

Il riflesso somato-viscerale è un dolore che viene avvertito in una parte del corpo, ma che, in realtà, esprime la sofferenza di un organo interno.

Per visceri intendiamo l’insieme degli organi addominali e toracici e del connettivo che li circonda.

Nel torace e nell’addome, lungo il percorso della colonna vertebrale, si trovano molti organi importanti. Una patologia che li colpisce, può provocare un riflesso somato-viscerale e, quindi, un dolore che viene avvertito in corrispondenza della colonna pur non dipendendo direttamente da essa.

Per essere più chiari, ricorriamo ad un esempio pratico…

In presenza di una malattia da reflusso gastro-esofageo, un paziente può avvertire dolore alla colonna cervicale o alle spalle.

La postura di questi pazienti è caratteristica: in chiusura anteriore con le spalle incurvate in avanti. Questo tipo di postura provoca sovraccarico dorsale e conseguente dolore.

Una colite spastica può causare dolore lombare o al bacino e, addirittura, alle gambe.

E così via…

Cosa può fare l’Osteopata in questi casi?

L’Osteopata tratta il paziente come un unicum. Non si occupa del dolore cercando di eliminarlo e basta. Ne ricerca le cause e imposta un trattamento veramente personalizzato, perché, per l’Osteopatia, quel dolore e quel paziente sono diversi da qualsiasi altro.

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