Gli inestetismi vascolari degli arti inferiori sono un problema che affligge moltissime persone di entrambi i sessi. Sono soprattutto le donne, però, a risentire dell’aspetto estetico, tanto che alcune finiscono per evitare di indossare vestiti e di scoprire le gambe.
Che cosa provoca i “capillari rotti” sulle gambe?
Le teleangectasie degli arti inferiori sono dilatazioni permanenti di piccoli vasi che si trovano subito al di sotto del derma e, proprio per questo, sono ben visibili. La definizione di “capillari rotti”, perciò, è evidentemente impropria.
Che aspetto hanno le teleangectasie degli arti inferiori?
Le teleangectasie possono avere colore e forma diversi, a seconda del calibro del vaso interessato, della sua profondità e del colore della pelle del soggetto colpito.
Generalmente hanno l’aspetto di arborescenze sinuose, di colore rosso-bluastro, talvolta anche molto estese.
Quali sono le zone più colpite?
Le zone più colpite sono le caviglie, la parte esterna delle cosce e quella interna delle ginocchia, ma le teleangectasie, in realtà, possono comparire ovunque.
Le teleangectasie rappresentano solo un problema estetico?
Quasi sempre le teleangectasie vengono percepite come un problema di natura esclusivamente estetica, ma solo raramente è così.
Molto spesso le teleangectasie appartengono al primo stadio della malattia venosa cronica degli arti inferiori di cui rappresentano solo l’aspetto più esteriore. Generalmente, in questo stadio, non sono presenti altri sintomi, anche se, talvolta i pazienti accusano senso di pesantezza, bruciore e prurito alle gambe.
Qual è il trattamento più indicato in presenza di teleangectasie degli arti inferiori?
Il miglior approccio è quello integrato, come dimostrato dalla maggioranza degli studi condotti sull’argomento e si avvale della Terapia Sclerosante e della Laserterapia.
Che cos’è la terapia sclerosante?
Si tratta di una terapia che prevede l’iniezione di un farmaco in forma liquida o di schiuma, all’interno del vaso da trattare. Il prodotto iniettato provoca un’infiammazione della parete del vaso che progredisce fino a generare una fibrosi in grado di chiudere il vaso. Una volta che il vaso si è chiuso, viene gradualmente riassorbito, si schiarisce e scompare.
Generalmente sono necessarie più sedute, ogni 3-4 settimane, per dare il tempo al sistema venoso di adattarsi alla nuova situazione.
Le iniezioni sclerosanti sono dolorose?
L’ago impiegato è molto sottile, per cui le iniezioni possono essere fastidiose, ma non dolorose.
Al termine del trattamento può rimanere una sensazione d’indolenzimento, bruciore e, a volte, prurito, che scompaiono in breve tempo.
In che cosa consiste il Trattamento Laser delle teleangectasie?
Anche questo trattamento provoca la chiusura del vaso dilatato, ma lo fa sfruttando l’energia emessa dal Laser, che viene trasformata in calore.
Sono necessarie poche sedute e i risultati sono apprezzabile dopo 4-6 mesi (il tempo necessario a riassorbire il vaso che è stato chiuso).
Anche in questo caso il trattamento provoca fastidio, ma non dolore e le sensazioni vengono mitigate dal preventivo raffreddamento della parte da trattare.
Esistono Laser più indicati per i trattamenti vascolari?
Fonti laser diverse servono a trattare problemi diversi. Anzitutto è importante il colore della lesione, ma anche quello della pelle del paziente. Lesioni rosse, fini e superficiali, su pelle chiara, reagiscono meglio al Laser KTP 532 nm (lo stesso che viene utilizzato con successo nella Couperose).
Teleangectasie più scure (blu-viola), più profonde, anche su pelle più scura, vengono rimosse efficacemente con Laser Nd:Yag 1064 nm.
Quando si usa il trattamento sclerosante e quando il Laser?
In linea di massima, se il vaso è sufficientemente grande e la zona lo consente, si utilizza la terapia sclerosante. Se i vasi sono molto piccoli, l’ago li rompe, provocando danni estetici come iperpigmentazioni e matting. In questi casi è necessario utilizzare il Laser.
Anche quando la teleangectasia è rossa, su pelle chiara o se si trova sulle caviglie, si utilizza il Laser.
Perché è importante la visita flebologica preliminare al trattamento degli inestetismi vascolari?
Come già evidenziato in precedenza, le teleangectasie rappresentano spesso l’unico segno evidente di una patologia venosa degli arti inferiori. La Visita Flebologica, effettuata da un Medico esperto, consente di valutare la funzionalità del circolo venoso superficiale e profondo. Si tratta dell’unico approccio veramente serio in presenza di inestetismi vascolari degli arti inferiori. Quasi sempre la valutazione richiede di essere integrata da un ecocolordoppler venoso.
Capire in modo approfondito come sta funzionando il circolo venoso degli arti inferiori consente di indirizzare in modo corretto la terapia. A volte non sono gli inestetismi il primo target su cui è più opportuno intervenire. Correggere prima le disfunzioni del circolo profondo può portare già ad un miglioramento sul piano estetico, ma soprattutto permette di ottenere risultati migliori e più duraturi dalla terapia integrata sclerosante + laser.
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Categoria: News
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15 Gennaio 2024