L’iperidrosi è un problema che affligge molte persone e che si accentua durante l’estate con l’aumento della temperatura.
Si tratta di un disfunzionamento del sistema simpatico che controlla le ghiandole sudoripare; il sistema simpatico dà risposte eccessive a stimoli lievi emozionali, termici o anche in modo spontaneo.
Questo fa si che si abbia una sudorazione eccessiva rispetto alla situazione contingente. In genere vengono colpite le ascelle, la pianta dei piedi, il palmo delle mani e il viso.
Vengono proposti diversi rimedi come la simpaticectomia chirurgica, antitraspiranti, iniezioni di botulino. Se però il paziente non vuole effettuare trattamenti invasivi o se la zona da trattare è delicata, o se il soggetto è troppo giovane, si può applicare la ionoforesi o la iontoforesi.
Entrambe sono tecniche già utilizzate in altri campi che permettono di far penetrare farmaci in profondità nei tessuti per mezzo dello stimolo elettrico; nel caso dell’iperidrosi non ci sono farmaci, ma si utilizza lo stimolo elettrico che ha, da solo, effetto terapeutico.
La ionoforesi per il trattamento dell’iperiodrosi
La ionoforesi implica l’uso di un generatore di corrente pulsata che produce un flusso di corrente che attraversa le parti da trattare e utilizza l’acqua come conduttore; in pratica la ionoforesi e la ionoforesi sono leggermente diverse, ma funzionalmente sono uguali; la iono esige un operatore ed è particolarmente adatta per le zone del viso che non possono essere immerse nel liquido direttamente. Il principio di funzionamento non è ancora chiaro e si è ipotizzato che la corrente elettrica e le particelle sciolte in acqua provochino comunque una riduzione del funzionamento delle ghiandole sudoripare. All’inizio i trattamenti, della durata di 15-20 minuti, vanno ripetuti quotidianamente o ogni 2 giorni per 10-20 volte a seconda dei casi. I primi giorni può verificarsi un peggioramento transitorio, ma nei giorni successivi la sudorazione tende a diminuire gradualmente. Quando il miglioramento è soddisfacente ci si può fermare e la durata dell’effetto può essere anche di 3-4 settimane. Appena si ripropone una iniziale ipersudorazione è consigliabile praticare subito un ciclo di mantenimento. Molti pazienti si sottopongono periodicamente una volta la settimana ad una seduta almeno per il periodo di grande caldo.
Per maggiori informazioni chiama: 0385/246861
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30 Novembre 2014