Ipertiroidismo e malattie della tiroide

In Italia quasi 6 milioni di persone, soprattutto donne, soffrono di una patologia della Tiroide.

Queste malattie possono essere curate efficacemente nella quasi totalità dei casi, sempre che siano diagnosticate correttamente e per tempo.


Perché l’Ipertiroidismo va riconosciuto tempestivamente?

Le condizioni d’Ipertiroidismo (quando esiste un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei), vanno tenute in particolare considerazione, perché possono provocare complicanze cardiovascolari e muscolo-scheletriche, ma possono interferire anche con la funzione riproduttiva.


Quando possiamo dire di trovarci in condizioni di Ipertiroidismo?

Parliamo di Ipertiroidismo quando ci troviamo di fronte ad un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei: T3 e T4 (triiodotironina e tiroxina).

Il funzionamento della tiroide è influenzato dall’Ipofisi (una ghiandola che si trova alla base del cranio) che produce l’ormone tireostimolante-TSH.

In caso di Ipertiroidismo il TSH circolante è molto basso (talvolta pari a zero) perché l’Ipofisi, in presenza di un elevato tasso di ormoni tiroidei circolanti, non stimola la tiroide a produrne di nuovi.


Quali sono le cause più frequenti di Ipertiroidismo?

Le cause possono essere diverse:

  • MORBO DI BASEDOW. Si tratta di una malattia di origine autoimmune che insorge spesso nelle persone giovani, prevalentemente di sesso femminile. All’origine ci sono gli Anticorpi anti-recettore del TSH che continuano a stimolare la tiroide in maniera incontrollata.
  • NODULI TIROIDEI IPERFUNZIONANTI. Possiamo essere in presenza di un nodulo singolo o di un gozzo multinodulare all’interno del quale uno o più noduli funzionano in modo eccessivo e incontrollato.
  • ESPOSIZIONE AD ALCUNI FARMACI. L’Ipertiroidismo farmaco-indotto può essere causato dall’esposizione all’amiodarone, ad alcuni farmaci utilizzati nella cura della SM o di talune forme di cancro, all’interferone-α.

Quali conseguenze può avere l’Ipertiroidismo sull’organismo?

L’eccesso di ormoni tiroidei provoca conseguenze a livello di:

  • metabolismo energetico
  • funzionalità cardiovascolare
  • apparato muscolo-scheletrico
  • funzione riproduttiva

Perché si dice che chi soffre di Ipertiroidismo vive come se non staccasse mai dall’acceleratore?

L’effetto degli ormoni tiroidei si ripercuote su tutti gli organi e gli apparati dell’organismo, con un azione di stimolo. Come si sa, uno stimolo eccessivo non è mai positivo, anzi,  porta gradualmente all’esaurimento. Ed è proprio così che si sente chi soffre di Ipertiroidismo: privo di forze, come avesse esaurito tutte le proprie energie.


Quali sono i principali sintomi e segni di malattia?

In genere l’Ipertiroidismo si manifesta con:

  • diminuzione di peso, accompagnata da perdita della muscolatura
  • aumento dell’appetito (nonostante si mangi di più, non si aumenta di peso)
  • aumento della frequenza cardiaca e aritmie
  • ipertensione
  • ansia, insonnia, irritabilità
  • tremori
  • sudorazione intensa, intolleranza al caldo e vampate di calore
  • sensazione di stanchezza e debolezza muscolare
  • diarrea

In alcuni casi si manifestano complicanze oculari (esoftalmo), più frequenti nei fumatori.


Come viene effettuata la diagnosi di Ipertiroidismo?

Come si può intuire, l’Ipertiroidismo è una condizione seria.

In caso di sospetto, meglio rivolgersi all’Endocrinologo, che richiederà: il dosaggio ematico di FT3, FT4 e TSH, gli anticorpi anti-tiroide specifici e un’Ecografia della tiroide.

In alcuni casi viene richiesta anche la scintigrafia tiroidea.


Quale terapia viene consigliata nell’Ipertiroidismo?

La terapia dipende dalle cause della malattia, dall’età del soggetto e dalla gravità dei sintomi.

La scelta si pone tra: terapia medica, radiometabolica e chirurgica.


Come ci si deve comportare con il consumo di iodio, se si soffre di Ipertiroidismo?

Il sale iodato può essere utilizzato anche se si soffre di Ipertiroidismo.

Ricordiamo che il fabbisogno di Iodio corrisponde a 150 μg/die nell’adulto ( che sale a 250 μg/die, in corso di gravidanza e allattamento).

L’utilizzo di sale iodato non comporta mai un apporto eccessivo di Iodio, anzi, il suo impiego sembra migliori la risposta alla terapia medica dell’Ipertiroidismo e la frequenza di remissione della malattia, soprattutto nei casi da autoimmunità.


C’è qualcosa, in particolare, a cui prestare attenzione?

È importante parlare con l’Endocrinologo dei farmaci che si assumono e prestare attenzione anche a integratori, disinfettanti, prodotti a base di alghe e creme dimagranti.


È vero che le cure per l’Ipertiroidismo fanno ingrassare?

Le cure per l’Ipertiroidismo non fanno che ripristinare il peso che è stato perso. A volte si può riscontrare un transitorio aumento di peso dopo il trattamento chirurgico o radiometabolico. L’Endocrinologo saprà cosa suggerire anche in questi casi, a partire da un accurato monitoraggio della funzionalità tiroidea e dall’impostazione di una corretta alimentazione.


La Scintigrafia e la terapia con Radioiodio sono potenzialmente pericolose?

La Scintigrafia tiroidea espone a basse dosi di radiazioni. L’unica cautela consiste nel non sottoporsi all’esame se si è in stato di gravidanza.

La terapia con Radioiodio viene utilizzata per distruggere il tessuto tiroideo che funziona troppo. L’azione del radioiodio è mirata e non è pericolosa per gli altri organi, compresi quelli riproduttivi. Viene comunque consigliato di non iniziare una gravidanza per 6 mesi dopo il trattamento, per evitare di incorrere in una condizione di ipotiroidismo.


In caso di gravidanza è possibile assumere i farmaci per l’Ipertiroidismo?

I farmaci utilizzati per la cura dell’Ipertiroidismo si possono impiegare in gravidanza, sotto il controllo dell’Endocrinologo.


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  19 Giugno 2024

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