La pelle è un luogo privilegiato per esprimere emozioni. La psiche la utilizza per comunicare i propri stati d’animo e disagi.
Naturalmente però, perché si verifichi un problema dermatologico, occorre una predisposizione genetica.
Ci sono patologie, come ad esempio l’orticaria, di cui nell’80% dei casi non conosciamo le cause, ma che spesso hanno una radice psicologica.
Il sostegno psicologico aiuta a vivere meglio questi tipi di disturbi, consentendo al paziente di gestire il sintomo e ottenere così una miglior qualità di vita. Altri disturbi dermatologici possono segnalare un problema che ha origine nella psiche.
Nel caso di un lutto il disturbo più frequente è l’alopecia areata, che si manifesta con la caduta di capelli a ciocche. Alla terapia farmacologica tradizionale è fondamentale accostare un aiuto psicologico, per superare meglio il problema e il disagio che ne deriva.
Anche la psoriasi è una malattia per la quale viene riconosciuta un’ importante componente di tipo psicosomatico.
Essa compare in età adolescenziale o adulta, generalmente in periodi della vita psicologicamente critici.
La sua periodicità sembra legata al livello di stress, ovviamente non funzionale, come nel caso di lutti o separazioni.
Persino per l’acne, oggi, viene riconosciuto che il fattore emotivo possa contare per il 55% ed è assodato che le manifestazioni della malattia tendono ad aumentare nei periodi di stress (ad esempio sotto esame).
Risulta evidente, come in tutti questi casi (e molti altri in ambito dermatologico), associare un supporto psicologico alle tradizionali terapie farmacologiche, possa dare ottimi risultati.
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30 Gennaio 2017