Il campo visivo è l’area che l’occhio percepisce quando fissa un punto.
Il suo studio permette di rilevare le perdite di sensibilità retinica, evidenziando eventuali difetti periferici o centrali.
È quindi utilissimo per valutare l’esordio, ma anche la progressione, di una malattia che può portare a cecità, il glaucoma.
Viene inoltre utilizzato per studiare le alterazioni campimetriche tipiche di alcune malattie neurologiche e cerebro-vascolari. Infatti la distribuzione delle zone cieche del campo visivo segue la disposizione delle fibre nervose. Quindi la valutazione di queste zone ci permette di risalire alla malattia che l’ha provocata.
Il Perimetro Humphrey computerizzato è fra i più avanzati per la diagnosi della progressione del danno retinico ed è l’esame di riferimento nel glaucoma.
Secondo le linee guida della Società Europea per il Glaucoma, sono necessari almeno 2 esami per identificare lo stato di partenza del campo visivo, più altri 3 esami nei 2 anni successivi. Per valutare la progressione del danno, l’esame va ripetuto da 1 a 3 volte all’anno con frequenza maggiore in caso di maggior progressione del danno e minore reperibilità dei risultati.
Disponendo di un numero sufficiente di esami (almeno 5 esami in 3 anni) è possibile valutare, con una buona approssimazione, il rischio di cecità futuro.
Vuoi saperne di più?
Prenota uno SPORTELLO GRATUITO presso HTC Centro Medico di Stradella (PV). Uno dei nostri esperti sarà a disposizione per rispondere alle tue domande, perplessità, curiosità e per accompagnarti nel percorso che deciderai di intraprendere.
Contattaci per maggiori informazioni
Categoria: News
Commenti : Commenti disabilitati su L’Oculista mi ha consigliato lo studio del campo visivo: a che cosa serve?
6 Febbraio 2019