L’ortottista è un professionista sanitario laureato che lavora in ambito oculistico occupandosi di prevenzione, diagnosi e riabilitazione delle alterazioni motorie e sensoriali che compromettono il funzionamento visivo.
La qualifica comprende anche il titolo di Assistente in Oftalmologia e, di conseguenza, l’ortottista può occuparsi anche di molti degli esami che normalmente l’Oculista esegue nel suo studio.
Uno dei compiti fondamentali dell’ortottista è occuparsi di prevenzione visiva in età neonatale, prescolare e scolare.
Sono di sua competenza: la valutazione e la riabilitazione dello strabismo, dell’occhio pigro (ambliopia), dei difetti di convergenza che provocano problemi di lettura nel bambino.
L’ortottista è lo specialista che si occupa anche dell’affaticamento visivo (astenopia) che colpisce chi sta per molte ore al PC o i bambini che esagerano con i videogiochi.
Quando un bambino andrebbe portato dall’ortottista?
A 3 anni e a 6 anni, perché sono le età in cui il bambino risponde meglio alla riabilitazione e correzione di alcuni difetti. Questi controlli sarebbero “d’obbligo”, insieme alla visita oculistica.
Ma è importante portare il bambino dall’Ortottista, anche se: si strofina spesso gli occhi; chiude un occhio in presenza di luce forte o al sole; è goffo nei movimenti; a volte ha un occhio o entrambi gli occhi storti; si lamenta spesso per il mal di testa; inclina eccessivamente la testa quando disegna, colora, scrive.
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26 Aprile 2018