Moltissime persone di ogni età soffrono di mal di schiena. La diffusione di questo problema può portare a sottovalutare alcuni segni, trascurando qualcosa di più serio che, alla lunga, potrebbe compromettere seriamente la salute di una persona.
È il caso della Spondilite Anchilosante, una malattia che si presenta con un dolore di schiena persistente, tanto da svegliare dal riposo notturno.
Al risveglio, invece, compare rigidità muscolare che migliora con il movimento.
La Spondilite Anchilosante ha una causa infiammatoria cronica e colpisce soprattutto giovani adulti di sesso maschile (25-40 anni).
La lombalgia nei giovani è troppo frequentemente sottovalutata, perché i sintomi vengono associati a problemi più comuni e con conseguenze meno importanti.
Per arrivare ad una diagnosi corretta possono passare anche 10 anni, un periodo che consente alla malattia di progredire fino a creare limitazioni importanti e gravi conseguenze per la qualità della vita di chi ne soffre.
Quando è opportuno richiedere il parere di un Reumatologo e perché?
Quando è presente mal di schiena costante, per più di tre mesi, con dolore prevalentemente notturno e/o rigidità al mattino, che migliora col movimento, è meglio rivolgersi ad un Reumatologo.
Prima la malattia viene diagnosticata e meglio la si può curare. Oggi esistono farmaci in grado di spegnere la risposta infiammatoria di questi pazienti, migliorando la loro qualità di vita.
La Spondilite è un problema frequente?
La Spondilite Anchilosante colpisce circa 600.000 persone, solo in Italia.
Si tratta di una malattia sistemica, caratterizzata da infiammazione del rachide, delle grandi articolazioni periferiche e delle dita, anche se la maggior parte dei pazienti ha un coinvolgimento prevalentemente assiale.
La Spondilite inizia sempre con il mal di schiena?
La manifestazione di esordio più frequente è la lombalgia infiammatoria, ma la malattia può iniziare colpendo le articolazioni periferiche (soprattutto nei bambini e nelle donne) o con un’iridociclite acuta.
Altri sintomi iniziali possibili, sono: atteggiamento in cifosi, per diminuire il dolore; ridotta espansione del torace per coinvolgimento costo-vertebrale; affaticamento; anoressia; dimagrimento e anemia.
Perché è importante arrivare rapidamente ad una diagnosi corretta?
La Spondilite Anchilosante è una malattia dolorosa e spesso progressivamente invalidante.
In una parte dei pazienti che soffre della forma severa di SA, nel giro di alcuni anni, si sviluppa la fusione dei corpi vertebrali con conseguente riduzione della mobilità della colonna.
Spesso si associano, come conseguenza: depressione, ansia e senso d’isolamento.
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Categoria: News
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4 Settembre 2024