Oculistica - HTC Centro medico Stradella Pavia

L’occhio secco rappresenta la patologia cronica della superficie oculare più frequente al mondo.


Perché è importante rivolgersi all’oculista in caso di occhio secco?

L’occhio secco viene definito “malattia multifattoriale delle lacrime” e causa sintomi di fastidio oculare, instabilità del film lacrimale e disturbi visivi.

È accompagnato da una condizione di infiammazione cronica e può comportare un danno potenzialmente grave della superficie oculare.


Cosa provoca la secchezza oculare?

L’occhio secco può dipendere da due cause principali:

  1. diminuzione della componente acquosa delle lacrime
  2. aumentata evaporazione delle lacrime, provocata da un’instabilità della componente lipidica del film lacrimale.

Da dove provengono i lipidi contenuti nelle lacrime?

Lo strato lipidico che riveste la superficie esterna del film lacrimale, viene prodotto dalle ghiandole di Meibomio che si trovano sul bordo delle palpebre.

La parte lipidica delle lacrime è molto importante, perché garantisce una distribuzione omogenea alla fase acquosa e ne garantisce la stabilità.

Ne consegue che: le patologie del bordo palpebrale, come le blefariti, possono associarsi a sintomi di secchezza oculare conseguenti ad instabilità del film lacrimale.

È stato condotto uno studio su più di 100 pazienti che si erano rivolti all’Oculista a causa dell’occhio secco. In oltre l’80% dei casi, l’occhio secco si associava alla presenza di una blefarite.

In oltre la metà, era presente iperemia palpebrale e congiuntivale; meno frequentemente, sono stati riscontrati edema palpebrale, lacrimazione e danno corneale.

La blefarite è una condizione che viene spesso sottovalutata, ma la sua associazione con l’occhio secco, impone un approccio terapeutico individualizzato nei pazienti che lamentano secchezza oculare.

L’utilizzo dei sostituti lacrimali (“lacrime artificiali”), come unico rimedio, svolge un’azione lubrificante ma non permette di ricreare la stabilità del film lacrimale, che dipende dalla sua componente lipidica.

L’igiene palpebrale (con pulizia dei margini e spremitura delle ghiandole di Meibomio) permette di migliorare la secrezione ghiandolare, così come i sintomi di fastidio oculare.

Ultimamente sono arrivate in commercio anche molecole lipidiche in grado di migliorare la stabilità del film lacrimale.


Concludendo…

L’evaporazione del film lacrimale è aumentata nei pazienti con occhio secco e la disfunzione delle ghiandole di Meibomio deve essere considerata la sua causa più significativa.

La frequenza di blefariti in associazione ad occhio secco e l’importanza della blefarite nella genesi della disfunzione lacrimale, rende importante il riconoscimento di questa patologia per un approccio terapeutico più efficace.


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  Categoria: News
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  28 Ottobre 2024

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