L’Omotossicologia, pur ispirandosi all’Omeopatia classica, si rifà alla fisiopatologia medica per quel che riguarda la diagnosi, mentre utilizza per curare preparati simili, nella preparazione, a quelli omeopatici.
L’Omotossicologia, perciò, usa un linguaggio molto più vicino a quello medico convenzionale ed è, di conseguenza, più facilmente comprensibile. Secondo l’Omotossicologia, le “omotossine” sono alla base di tutte le malattie.
L’organismo è sottoposto all’azione di tossine provenienti dall’ambiente esterno (funghi, batteri, virus, metalli, etc) o da quello interno (prodotti di degradazione, cataboliti, etc).
Se l’”omotossina” non è particolarmente “tossica” e gli organi emuntori (che dovrebbero eliminarla) funzionano bene, l’organismo non si ammala. Se invece qualcosa va storto, avremo la malattia.
Con i farmaci omotossicologici, perciò, possiamo stimolare le capacità di autoguarigione del paziente, ripristinando il corretto funzionamento degli organi emuntori, del sistema metabolico, immunitario, enzimatico e stimolando l’eliminazione delle tossine responsabili del quadro di malattia.
L’Omotossicologia può trattare efficacemente disturbi molto comuni, come: dolori mestruali e sindrome pre-mestruale, disturbi funzionali gastro-intestinali (colon irritabile, dispepsia funzionale, vomito ciclico, etc), etc.
E’ in grado di rappresentare una cura complementare efficace in caso di sindromi influenzali, dolori osteo-muscolo-articolari, disturbi circolatori, etc.
E’ utile nelle malattie stagionali di naso, gola, orecchio e nella prevenzione delle riniti e dermatiti su base allergica.
Anche la medicina estetica, ormai, guarda di buon occhio i prodotti omotossicologici e li utilizza nelle bio-rivitalizzazioni di viso e corpo e nelle terapie anti-cellulite (e in molti altri casi).
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3 Aprile 2018