Fino a qualche decennio fa, l’osteoporosi veniva considerata una conseguenza inevitabile del processo d’invecchiamento.
Oggi non è più possibile riferirsi all’osteoporosi senza trattarla come una malattia che si può, e si deve, cercare di prevenire ancor prima che curare.
L’osteoporosi è più frequente in età avanzata e nelle donne. 1 donna su 4, dopo la menopausa, soffre di questa malattia.
Gli uomini sono più “fortunati” e solo 1 su 8, dopo i 60 anni, ha un problema di osteoporosi.
Poiché la popolazione anziana sta crescendo, anche l’osteoporosi è diventata una patologia da tenere in seria considerazione.
Ma che cos’è l’osteoporosi ?
È una condizione in cui l’osso si ritrova indebolito nella sua struttura interna, diventando così meno resistente agli stress meccanici.
In effetti, nell’osteoporosi avanzata, anche un minimo trauma è in grado di provocare una frattura. Ci sono persone che, solo piegandosi per sollevare un peso banale, si ritrovano con una frattura vertebrale.
Come si arriva ad avere l’osteoporosi?
L’osso è formato principalmente da 3 componenti:
- matrice organica
- sali minerali
- cellule ossee
La maggior parte del “capitale osseo”, lo formiamo durante l’infanzia e l’adolescenza, cioè quando l’osso è in fase di formazione.
L’osso adulto, invece, è soggetto ad un’azione continua di rimodellamento: viene riassorbito osso vecchio e si forma osso nuovo (turnover). Si tratta perciò di un tessuto vivo e non inerte, come si è portati a pensare comunemente.
I processi di rimodellamento dell’osso sono fondamentali per mantenerlo in condizioni ottimali e l’attività fisica rappresenta uno stimolo a far sì che il turnover sia costante.
In età avanzata, dopo la menopausa per le donne, o a causa di certe malattie, il processo di riassorbimento supera quello di formazione di nuovo osso.
Quando la perdita di massa ossea diventa clinicamente significativa, avremo l’osteoporosi e il conseguente rischio di fratture.
Che differenza c’è fra osteoporosi e osteopenia?
Nell’osteopenia vi è il riscontro di una diminuita densità dell’osso, senza conseguenze sul piano clinico.
L’osteoporosi è sempre preceduta dall’osteopenia. È importante accorgersi di avere il problema in questo momento, perché l’osteopenia è più facile da curare.
Come mai la menopausa predispone all’osteoporosi?
La brusca diminuzione degli estrogeni, che normalmente tengono a bada il riassorbimento osseo, è la causa principale dell’osteoporosi post-menopausale.
In più, come conseguenza dell’invecchiamento, diminuisce la produzione endogena di vitamina D e il Calcio viene assorbito in minor quantità a livello intestinale.
L’osteoporosi si riscontra solo nella popolazione anziana?
Alcune forme di osteoporosi sono conseguenza di malattie croniche (come l’ipertiroidismo, l’iperparatiroidismo, gli ipogonadismi, le malattie infiammatorie croniche intestinali, l’insufficienza renale) o dell’utilizzo cronico di alcuni farmaci (come il cortisone o l’eparina).
Esistono anche malattie genetiche, come la fibrosi cistica o la distrofia muscolare, che possono provocare osteoporosi giovanile. Anche l’anoressia nervosa può causare osteoporosi, anche severa.
Come si fa diagnosi di osteoporosi?
La diagnosi si basa sulla misurazione della densità minerale ossea e del contenuto minerale osseo, con la MOC (mineralometria ossea computerizzata).
Tutte le donne dovrebbero sottoporsi a MOC intorno ai 65 anni, anche in assenza di fattori di rischio.
Quale medico specialista che si occupa di osteoporosi?
Per capire se ci si trova in condizioni di osteopenia o osteoporosi e, soprattutto, per curarsi in modo efficace, lo specialista giusto a cui ricorrere è l’Endocrinologo.
Esiste una terapia efficace?
È ovvio che, una volta instaurato il processo, non sarà più possibile riportare l’osso alla normalità, ma si riesce comunque a rallentare o addirittura arrestare la progressione della malattia.
Si può fare prevenzione?
In effetti bisognerebbe evitare di arrivare all’osteoporosi clinica. Quindi: si deve fare prevenzione!
Attività fisica, calcio e vitamina D sono le basi della prevenzione, ma anche del trattamento della patologia.
Oggi esistono anche diversi farmaci efficaci, che vanno selezionati sulla base della storia clinica e delle caratteristiche individuali.
Lo scopo della terapia è principalmente quello di diminuire il rischio di fratture e ciò è possibile indipendentemente dal miglioramento della massa ossea.
In HTC esiste un Team che si occupa di osteoporosi:
- 3 Endocrinologi
- 2 Ginecologi + 2 Ginecologhe (per gli aspetti legati alla Menopausa)
- 2 Nutrizioniste (per combattere l’osteoporosi anche a tavola)
- 2 Fisiatri e 3 Fisioterapisti (perché abbiamo visto che il movimento è la base)
- 1 Terapista del dolore, Agopuntore (per contrastare il dolore efficacemente, in modo naturale)
- 3 ortopedici (perché è importante sapere come trattare le complicanze)
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Categoria: News
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10 Febbraio 2021