
L’Obesità è una condizione clinica che necessita di un intervento multidisciplinare, sia nella fase di diagnosi che in quella di terapia.
Come viene fatta oggi la diagnosi di Obesità?
L’approccio medico alla diagnosi di obesità sia basa, al momento attuale, sulla misura del BMI (Indice di Massa Corporea) che non rappresenta però un dato affidabile, sia di salute in generale, sia di malattia a livello individuale.
Le conseguenze, possono essere: diagnosi sbagliate e conseguenze negative per le persone che soffrono di questo problema.
Quale nuova metodologia è stata proposta?
Ultimamente è stato proposto (e condiviso da oltre 75 associazioni mediche a livello mondiale) un nuovo approccio per rilevare l’obesità che utilizza, oltre alla misura del BMI, anche quella del grasso corporeo, evitando così le possibili diagnosi errate/mancate.
Riconoscere l’Obesità come malattia, soprattutto se associata a segni e sintomi specifici (obesità clinica) potrebbe contribuire a diminuire lo stigma associato a questa condizione, purtroppo resistente anche presso la categoria medica.
Perché basarsi solo sul BMI è sbagliato?
Utilizzare solo la misura dell’indice di massa corporea può rappresentare un problema, perché alcune persone immagazzinano grasso in eccesso a livello del punto vita e introno/dentro i loro organi, come il cuore, i muscoli e il fegato.
Non sempre queste persone hanno un BMI che permette di classificarli come “obesi” e, quindi, continuare ad utilizzare solo questo indice potrebbe portare a trascurare le conseguenze dell’eccesso di grasso sulla loro salute.
Il BMI quindi è utile, ma non costituisce una misura diretta del tessuto adiposo, non ci dice nulla sulla sua distribuzione corporea, né sulle condizioni di salute del singolo individuo.
In che modo andrebbe confermata la diagnosi di Obesità?
Gli esperti raccomandano di confermare la diagnosi di Obesità, utilizzando uno di questi metodi:
- almeno una misurazione corporea (circonferenza vita; rapporto vita-anche o vita-altezza) + BMI
- almeno due misure corporee (di quelle già segnalate), a prescindere dal BMI
- misurazione diretta del tessuto adiposo corporeo, a prescindere dal BMI
Come viene classificata l’Obesità?
Secondo gli autori dello studio, esisterebbero 2 categorie di obesità: clinica e pre-clinica
OBESITÀ CLINICA. Si tratta di forme di obesità associate a segni/sintomi di ridotta funzionalità d’organo o diminuita capacità di svolgere le attività quotidiane
OBESITÀ PRE-CLINICA. In questo caso, l’Obesità si accompagna a normale funzionalità degli organi.
Perché è importante individuare l’Obesità pre-clinica?
Chi soffre di Obesità pre-clinica non ha patologie concomitanti, ma presenta un rischio maggiore di sviluppare Obesità clinica e diverse altre patologie (diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumori, disturbi psichiatrici) e va supportato per il rischio di sviluppare queste malattie.
Considerare l’Obesità unicamente come un fattore di rischio, può portare a trascurare le misure di prevenzione e di controllo, d’importanza fondamentale in questi soggetti.
Al contrario, eccedere nella patologizzazione, può portare all’utilizzo di terapie inappropriate ed eccessive.
Questa nuova metodologia permette di individualizzare la diagnosi, consentendo di personalizzare i trattamenti.
A quali segni fisici si può accompagnare l’Obesità clinica?
Alcuni dei criteri che possono essere presenti in caso di Obesità clinica, sono: dispnea; insufficienza cardiaca; dolori a ginocchia e anche; alcuni problemi ossei e articolari che limitano il movimento (in bambini e adolescenti); disfunzioni d’organo ( vie respiratorie superiori, sistema nervoso, reni e vie urinarie, sistema riproduttivo).
Il trattamento e la gestione dovranno essere scelti in base al rischio clinico individuale.
Nell’Obesità pre-clinica, ad esempio: presa in carico per la riduzione del rischio.
Perché, in caso di Obesità, è importante rivolgersi prima di tutto all’Endocrinologo?
L’Endocrinologo è fondamentale per:
- Identificare le alterazioni potenzialmente presenti come causa di Obesità (possibili disfunzioni ormonali)
- Valutare le diverse tipologie di trattamento da utilizzare e l’eventuale terapia farmacologica da prescrivere (questo specialista ha la competenza per la prescrizione, la personalizzazione e la gestione delle terapie)
- Monitorare. L’Obesità cronica necessita di un monitoraggio costante e di un’azione attenta di prevenzione/gestione delle complicanze.
- Gestire le conseguenze endocrine dell’Obesità, come: resistenza all’Insulina; Diabete di tipo 2; disfunzioni tiroidee; squilibri sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene; alterazioni della sfera sessuale; infertilità
- Tenere i fili, anche rispetto ad altri specialisti eventualmente coinvolti nella cura (Nutrizionista, Cardiologo, Psichiatra, Psicologo, Ginecologo, Andrologo, etc)
Nel suo inquadramento clinico, l’Endocrinologo si avvarrà di: esami ematochimici, test ormonali, valutazione nutrizionale, valutazione psicologica, Imaging (ecografia, TC, RMN)
Cosa puoi prenotare in HTC?
In HTC, a Stradella-PV, puoi prenotare:
- Visita Endocrinologica
- Visita Diabetologica
- Ecografia Tiroide (con possibile agoaspirato di nodulo)
- Ecografia Surrenale
- Ecografia addome
- Ecocolordoppler TSA, Aorta e grandi vasi addominali, Arterie e vene arti inferiori e superiori
- Valutazione Nutrizionale
- Presa in carico Psicologica, Educativa e Psichiatrica del pz obeso
Inoltre:
- Valutazione Cardiologica
- Visita di Chirurgia plastica
Categoria: News
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17 Febbraio 2025