Prevenzione dei tumori: nel farla, non dobbiamo dimenticarci  dei tumori “minori”, come quello della vescica.

Se vogliamo che la prevenzione sia davvero efficace, dobbiamo cambiare prima di tutto noi.

Certo, non riusciamo ancora a modificare il nostro corredo genetico e nemmeno ad agire sull’età, ma possiamo e, soprattutto, dobbiamo correggere i nostri stili di vita quando sono sbagliati ed effettuare periodicamente i controlli medici più indicati per noi.

Solo in questo modo riusciremo a fare pendere la bilancia a nostro favore!

Quando si parla di prevenzione dei tumori, spesso l’attenzione viene indirizzata ai tumori della mammella, del colon, dell’utero, della prostata, della pelle, del polmone.  Non sempre si parla di quei tumori considerati minori, magari perché non troppo frequenti o solo un po’ meno aggressivi.

Una cosa, però, va sempre tenuta a mente: tutti i tumori possono avere una prognosi migliore e, spesso anche guarire, ma solo se vengono diagnosticati per tempo.

La diagnosi precoce rimane a tutt’oggi lo strumento di prevenzione più efficace.

Uno dei tumori di cui si parla ancora troppo poco, è senz’altro quello della vescica.

Come si presenta il carcinoma della vescica?

Il tumore della vescica rappresenta uno di quelli più diagnosticati nei Paesi Occidentali.

È al secondo posto tra le neoplasie urologiche, subito dopo il carcinoma della prostata e al quinto posto fra tutti i tumori che vengono riscontrati ogni anno. È più frequente dopo i 60 anni e negli individui di sesso maschile.

La vescica è l’organo che raccoglie le urine, provenienti dai reni, prima che vengano espulse all’esterno.

Sono le cellule che rivestono la superficie interna della vescica a subire la trasformazione in senso maligno e a dare origine ad un tumore.

Esistono particolari fattori di rischio o predisponenti per il tumore della vescica?

I fattori di rischio per il tumore della vescica, sono:

• il fumo di tabacco (il 70% dei casi si verifica in fumatori);
• l’esposizione, cronica e ripetuta, a sostanze utilizzate in alcuni ambiti lavorativi ( tinture, gomma, vernici, amianto, inchiostro, cuoio)
• radioterapia somministrata a livello pelvico

Fattori predisponenti, possono essere:

• infiammazioni croniche della vescica per infezioni ricorrenti
• posizionamento di cateteri a lungo termine
• presenza di calcoli in vescica
• utilizzo di alcuni farmaci
• infezioni causate da alcuni parassiti presenti in Medio Oriente (soprattutto Egitto)

Ovviamente, anche in questo tipo di tumori, esisterebbe una predisposizione genetica, ma pure la Dieta sembrerebbe importante.  Il consumo eccessivo di fritti e grassi, soprattutto insaturi, parrebbe avere un ruolo nella loro insorgenza.

Quali Sintomi può dare il tumore della vescica?

Il sintomo principale è l’Ematuria, visibile a occhio nudo e, generalmente, indolore. Spesso compaiono anche coaguli.

Sintomi meno frequenti, e talvolta indice di malattia più avanzata, sono: bruciore alla vescica, dolore e difficoltà ad urinare, infezioni ricorrenti delle vie urinarie.

Come si diagnostica il tumore della vescica?

La diagnosi avviene principalmente attraverso l’Ecografia, la citologia urinaria (che individua le cellule tumorali nelle urine) e la Cistoscopia diagnostica.

Quest’ultimo esame, una volta assai temuto, viene ora effettuato utilizzando cistoscopi flessibili monouso, di diametro decisamente inferiore rispetto agli strumenti meno recenti. Viene comunque applicato anche anestetico locale e l’esame risulta decisamente sopportabile. Ricordiamo che la Cistoscopia rappresenta, ad oggi,  l’esame diagnostico fondamentale per l’individuazione precoce del tumore vescicale.

Qual è l’aspetto con cui si presenta il tumore vescicale, durante la Cistoscopia?

Il tumore viene trovato spesso sulle pareti  laterali della vescica e ha, nel 75% dei casi, un aspetto papilllare (una specie di piccola escrescenza), ma può anche apparire piatto o nodulare.

Quando viene diagnosticato, il tumore della vescica è superficiale nell’85% dei casi e infiltrante nel restante 15%.

Come si diffonde questo tipo di tumore?

La prima sede di diffusione è costituita dai linfonodi. Attraverso il circolo ematico, il tumore della vescica può dare, in seguito, localizzazioni secondarie a: polmoni, fegato e ossa. Ecco perché è fondamentale diagnosticarlo il più precocemente possibile.

Qual è l’atteggiamento terapeutico nei confronti di un carcinoma vescicale?

Se il tumore rilevato è superficiale, in genere si consiglia di eseguire una TURB (resezione transuretrale di neoformazione della vescica).

Dopo l’intervento viene quasi sempre consigliato anche il trattamento post-operatorio (chemioterapia o immunoterapia intra-vescicale), perché quello della vescica è un tumore che tende spesso a recidivare.

Oggi disponiamo di trattamenti farmacologici efficaci anche nella terapia del carcinoma metastatico della vescica.

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