PROGETTO ANTIGONE - Trattamento dei disturbi del comportamento alimentare

Attività informativa, preventiva e diagnostico-terapeutica nel campo dei disturbi alimentari rivolta alle singole persone, gruppi familiari, professionisti o istituzioni che ne facciamo richiesta.

Cosa si intende quando si parla di disturbi del comportamento alimentare?

I disturbi del comportamento alimentare costituiscono un gruppo eterogeneo di condizioni accomunate da problemi nel rapporto con il cibo e con il corpo.
Oggi i medici distinguono 2 principali disturbi dell’alimentazione: L’anoressia nervosa e la bulimia nervosa.
Accanto ad essi è stata descritta un’ampia ed eterogenea categoria di disturbi dell’alimentazione atipici che comprendono disturbi simili all’anoressia e alla bulimia ma incompleti e meno gravi e disturbi qualitativamente diversi.

Come capire se si è affetti da un disturbo del comportamento alimentare

 Anoressia nervosa:
  1. importante perdita di peso (cioè pesare meno dell’85% del proprio peso standard o non riuscire a raggiungere il peso previsto durate il periodo di crescita)
  2. insoddisfazione estrema per il peso e le forme corporee, che diventano fattori di vitale importanza per giudicare il proprio valore
  3. intensa paura di acquistare grassi, anche se si è sottopeso
  4. mancanza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi

Bulimia nervosa:

  1. abbuffate (ovvero consumo di una grande quantità di cibo con sensazione di perdita di controllo sull’atto del mangiare) ricorrenti e persistenti
  2. comportamenti di compenso all’abbuffata (vomito, digiuno, attività fisica esagerata, uso di lassativi e diuretici)
  3. come nell’anoressia, insoddisfazione estrema per il peso e le forme corporee, da cui viene fatta dipendere la propria autostima

Disturbi del comportamento alimentare atipici

Comprendono disturbi simili all’anoressia e alla bulimia ma incompleti o meno gravi, in cui non ci sono tutte le manifestazioni descritte (si parla di“disturbi parziali” e “disturbi sottosoglia”) e disturbi diversi , tra i quali il più diffuso è il disturbo da alimentazione incontrollata (in cui ci sono le abbuffate ma mancano i mezzi di compenso come il vomito, il digiuno, l’attività fisica esagerata, l’uso di lassativi e diuretici).
Una percentuale significativa delle persone che hanno problemi di obesità soffrono in realtà di disturbo da alimentazione incontrollata.

Quali sono le principali cause dei disturbi del comportamento alimentare?

Non esiste al momento una risposta certa e univoca. Sono stati però identificati diversi fattori (biologici,psicologici, familiari, sociali e culturali) che probabilmente tutti insieme concorrono a determinare la comparsa del disturbo e che in ogni singola storia hanno uno specifico ruolo e peso.

Quale trattamento per i disturbi del comportamento alimentare?

Il trattamento dei disturbi alimentari avviene per la maggior parte dei casi a livello ambulatoriale.
Solo in alcune situazioni molto gravi è necessario un ricovero ospedaliero per affrontare le complicazioni fisiche (potenzialmente mortali) e motivare al trattamento , che dovrà essere proseguito ambulatorialmente.
La cura dei disturbi alimentari per essere efficace richiede interventi terapeutici a diversi livelli:
  • psicologico
  • internistico–nutrizionale
  • dietetico
  • familiare
Occorrono quindi diversi specialisti (psichiatra, psicologo, nutrizionista, dietista) che lavorino insieme affrontando i diversi aspetti del disturbo in ottica multidisciplinare e individuando per ogni singolo caso le strategie d’intervento più adeguate.

Il progetto Antigone

L’ambulatorio attivato nell’ambito del Progetto Antigone intende offrire un’attività informativa, preventiva e diagnostico-terapeutica nel campo dei disturbi alimentari rivolta alle singole persone, gruppi familiari, professionisti o istituzioni che ne facciamo richiesta.
L’équipe di cura è multidisciplinare (medico psichiatra, psicologo, nutrizionista, dietista, terapeuta della famiglia) e collabora nel fornire le risposte più adeguate ai problemi della singola persona, nella sua specificità.
L’attività dell’ambulatorio si articola essenzialmente in tre ambiti:
– informazione e prevenzione
– consultazione
– terapia

Consultazione

L’attività di consultazione di base, richiesta dalla singola persona o su invio di altri professionisti e/o servizi, prevede una valutazione multidimensionale articolata su due livelli:
  • psicologico
  • internistico nutrizionale
A cui a volte si associa una valutazione del nucleo familiare (originario o acquisito). Al termine della fase valutativa, che difficilmente richiede meno di 5-6 incontri, l’èquipe curante identificherà e proporrà l’iter terapeutico ritenuto più appropriato al singolo caso.
Più spesso la fase di valutazione si prolunga per favorire un’adeguata motivazione al trattamento vero e proprio, a cui difficilmente ci si sente subito pronti.

Terapia

Il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare richiede sempre un approccio multidisciplinare.
Al termine della valutazione multidimensionale di base sono previsti diversi percorsi di cura:
  • monitoraggio internistico–nutrizionle
  • riabilitazione psiconutrizionale
  • psicoterapia individuale
  • psicoterapia di gruppo
  • interventi di sostegno per i familiari
  • intervento psicoeducazionale
  • eventuale trattamento farmacologico

  Categoria: News
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  8 Maggio 2013

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