Quale dieta seguire dopo una diagnosi di cancro al seno?

Oncologi e nutrizionisti hanno lavorato insieme per anni per cercare di capire se il consumo del latte e dei suoi derivati possa condizionare la progressione del cancro al seno.

 

Risultati definitivi non ce ne sono, ma un recente studio australiano ha dimostrato alcuni riscontri, sempre più evidenti. Nelle donne in cui è già stata fatta diagnosi di tumore al seno, assumere ogni giorno almeno mezza porzione di latte o formaggi ad alto contenuto di grassi aumenta il rischio di recidiva.

Lo stesso dato non emerge dal consumo di alimenti a basso contenuto di grassi.

Sotto accusa è finito il latte ad alto contenuto di grassi: la bevanda intera, ma anche il burro, le creme, i formaggi stagionati, il gelato e i budini.

Lo studio evidenzia che il fattore di rischio per la recidiva è rappresentato dal contenuto di estrogeni di questi alimenti.

La ricerca rafforza una tesi già abbastanza diffusa: le donne affette da questa malattia non dovrebbero bere latte né consumare formaggi” sostiene il Dr. Berrino dell’Istituto tumori di Milano “Ci troviamo di fronte ad alimenti molto importanti durante la crescita, ma non in età adulta. Farne a meno non comporta alcuno scompenso nutrizionale” Il consiglio vale solo per le donne ammalate, perchè nessun riscontro è stato evidenziato tra consumo di latte e nuovi casi di malattia.

E’ bene comunque ricordare che è lo stile alimentare a favorire una buona salute e la dieta mediterranea rimane un buon antidoto nei confronti di molte malattie.

Consumare più cereali ( soprattutto integrali), vegetali e legumi e ridurre i grassi animali è correlato ad una minore insorgenza di sindrome metabolica, tra i fattori di rischio di tumore al seno, diabete e malattie cardiovascolari.

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  29 Febbraio 2016

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