Dai dati delle ricerche emerge che circa il 10-20% dei bambini sotto i 3 anni mostra un ritardo nello sviluppo del linguaggio.
I bambini di età compresa fra i 24 e i 36 mesi che presentano un rallentamento nella comparsa e nello sviluppo del linguaggio, in assenza di altri disturbi accertati (neurologici, sensoriali, relazionali e cognitivi), sono definiti “bambini con ritardo di linguaggio espressivo”.
Nella letteratura internazionale questi bambini vengono definiti “Late Talkers” e, molti di loro finiscono per recuperare il ritardo iniziale, senza seguire alcun trattamento (“Late Bloomers” ovvero “a fioritura tardiva”).
All’interno della popolazione di bambini con un ritardo di linguaggio espressivo, è fondamentale individuare quelli più a rischio di sviluppare nel tempo un “Disturbo di Linguaggio”, per i quali sarebbe importante un intervento del Logopedista in età precoce.
In particolare la gravità del ritardo lessicale espressivo, associata a debolezze cognitive e nella comprensione, appare strettamente correlata a una successiva diagnosi di Disturbo di Linguaggio.
Questi bambini, come sappiamo ormai da anni, possono sviluppare un Disturbo Specifico Dell’Apprendimento in età scolare, soprattutto se non vengono seguiti, adeguatamente e per tempo, dal Logopedista.
Categoria: News
Commenti : Commenti disabilitati su Ritardo di linguaggio: cerchiamo di capirne un po’ di più
28 Marzo 2017