Scompenso Cardiaco Cronico: una condizione che ormai permette di vivere a lungo, a patto di essere controllati periodicamente dal Cardiologo, seguendone terapie e indicazioni.
Lo scompenso cardiaco cronico è una condizione che sta diventando sempre più comune a causa dell’invecchiamento della popolazione, ma anche per l’aumento di sopravvivenza dei pazienti con malattie che possono condurre all’insufficienza cardiaca.
Che cos’è lo scompenso cardiaco?
Il cuore funzione come una pompa: riceve sangue dai polmoni e dalla periferia e lo spinge nelle arterie, per distribuirlo a tutto il corpo.
Quando parliamo di scompenso cardiaco, ci riferiamo ad una condizione in cui il cuore non è più in grado di pompare la quantità di sangue necessaria alle esigenze dell’organismo.
Di conseguenza avremo un accumulo di liquidi negli arti inferiori, nei polmoni e in altri tessuti.
Questa condizione può essere acuta e perciò reversibile (se curata per tempo) oppure cronica e, allora, il Cardiologo istituirà terapie che riducano i sintomi e riportino il cuore in situazione di compenso.
Cosa può portare allo Scompenso Cardiaco?
Le cause dello scompenso possono essere diverse: malattia coronarica o infarto; ipertensione arteriosa trascurata da anni; malfunzionamento delle valvole del cuore, etc.
Quali sintomi possono far pensare ad una condizione di Scompenso Cardiaco?
I sintomi, non sempre evidenti, sono spesso aspecifici, perciò molti tendono a sottovalutare segni come la “mancanza di fiato” o il senso di affaticamento, attribuendoli all’età.
In altri casi, invece, la sintomatologia è più importante e comprende: affanno, gonfiore ai piedi e alle gambe, stanchezza, gonfiore e dolori addominali, perdita di appetito, aumento delle minzioni notturne, confusione, perdita di memoria.
Cosa fare se si sospetta uno Scompenso Cardiaco Cronico?
Nel sospetto di scompenso cardiaco è fondamentale rivolgersi al Cardiologo, per avere una diagnosi certa, ma anche per controllare una condizione che è di tipo cronico-degenerativo e deve perciò essere costantemente monitorata.
Quale deve essere la frequenza dei controlli cardiologici in pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco cronico?
Ogni 4 mesi andrebbe effettuata una Visita Cardiologica completa, con ECG e analisi del sangue.
Nei pazienti con compenso ottimale, i controlli possono essere ridotti a due all’anno (1 ogni 6 mesi), ma è meglio non oltrepassare questo limite.
Ogni 6 mesi, inoltre, è importante sottoporsi a: Ecocolordoppler cardiaco (ecocardiografia) + Holter ECG delle 24 ore +, quando è possibile, una prova da sforzo.
Una volta all’anno, è bene effettuare un ecocolordoppler degli altri distretti vascolari (soprattutto TSA).
Ogni 2 anni va eseguito un RX del torace.
Cosa può fare il paziente a casa?
Il paziente con diagnosi di scompenso cardiaco cronico deve:
- curare l’alimentazione secondo le indicazioni dello specialista;
- controllare il peso corporeo;
- verificare la presenza di edemi;
- fare un bilancio della quantità di urine (rapporto tra liquidi introdotti ed eliminati);
- misurare la pressione arteriosa;
- praticare una moderata attività fisica (passeggiate, cyclette, ginnastica leggera, giardinaggio, etc), senza mai affaticarsi e solo se è stato consigliato dal Cardiologo.
Alcuni pazienti devono ricorrere al pacemaker o al defibrillatore intracardiaco?
Solo i pazienti con una frazione di eiezione ventricolare (FEVS) molto bassa (sotto il 35%) devono ricorrere al defibrillatore intracardiaco. Questo dispositivo ha allungato di molto la vita dei pazienti con scompenso grave, perché evita la morte improvvisa aritmica.
Il pacemaker biventricolare, invece, è utile per le resincronizzazione cardiaca.
In HTC, hai a disposizione un Team di 4 Cardiologi e 1 Cardiochirurgo e puoi prenotare:
- Visita Cardiologica + ECG + Ecocolordoppler cardiaco (Ecocardiografia)
- Holter Cardiaco (ECG delle 24h) e pressorio (PA delle 24h), entrambi refertati e consegnati dal Cardiologo
- Ecocolordoppler TSA, Aorta addominale e grossi vasi, Arterie e vene arti inferiori e superiori, Arteria renale
- Screening cardiovascolare (Visita cardiologica + Ecocolordoppler focalizzato + Ecografia epatica focalizzata + Ecocolordoppler di screening dell’aorta addominale + Colloquio finale con indicazioni)
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Categoria: News
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31 Agosto 2022