HTC è dotata di uno studio oculistico fornito di strumentazione all’avanguardia e dei migliori brand (CSO, Zeiss, Tomey, Nikon)
Visite ed esami vengono effettuati da 3 medici specialisti in Oftalmologia (Dr. Colombo; Dr.ssa Fusetti; Dr. Lamedica) e un’Ortottista (Dr.ssa Lovagnini)
Su prenotazione, è possibile effettuare:
VISITA OCULISTICA DI BASE
Fondamentale per prevenire, diagnosticare e curare le principali patologie a carico dell’apparato visivo.
Si compone di diverse fasi:
- Raccolta dell’anamnesi personale e familiare
- Esame obiettivo
- Autorefrattometria e Cheratometria (con stampa digitale del referto)
- Esame dell’acuità visiva: esame della vista con ottotipo computerizzato 24” Full screen HD
- Biomicroscopia: esame con lampada a fessura a 5 ingrandimenti, luce a led e videocamera incorporata
- Tonometria (eseguita con Tonometro ad applanazione di Goldmann)
- Esame del fondo oculare con Fundus Camera non midriatica e retinografia con stampa digitale
In aggiunta ai suddetti esami, a discrezione dell’Oculista si possono effettuare:
- Esame del fondo oculare in midriasi
- Pachimetria corneale
- Esame del Campo Visivo computerizzato (con Humphrey Field Analyzer di Zeiss, lo Standard Riconosciuto per la diagnosi e il trattamento del glaucoma)
VISITA OCULISTICA PEDIATRICA
Si tratta di una visita in parte diversa, rispetto a quella per gli adulti.
Si compone di:
- Autorefrattometria. Valutazione oggettiva e computerizzata dell’acuità visiva
- Esame dell’acuità visiva. Se il bambino non sa ancora leggere, vengono mostrati ottotipi che utilizzano simboli al posto delle lettere. La montatura di prova per le lenti è piccola e morbida
- Biomicroscopia. Valuta in modo accurato l’integrità di tutte le strutture anatomiche dell’occhio
- Valutazione della motilità oculare. Fondamentale per escludere strabismi
- Cover Test. Evidenzia strabismi latenti o alterazioni sensoriali di minore entità
- Valutazione della stereopsi. È la capacità di vedere tridimensionalmente.
- Valutazione del senso cromatico
- Esame della Refrazione in cicloplegia. Importante per valutare in modo più preciso eventuali difetti visivi.
- Esame del fondo dell’occhio. Indispensabile per valutare la retina e il nervo ottico.
Parte della visita oculistica pediatrica può essere condotta in collaborazione con l’Ortottista, esperto nella valutazione e correzione dei difetti dell’apparato neuromuscolare dell’occhio.
CHIRURGIA PALPEBRALE
La zona perioculare può diventare sede di neoformazioni, di comparsa più o meno recente, che possono interessare la palpebra superiore, inferiore o il bordo libero.
L’origine di queste lesioni può essere di tipo infiammatorio, infettivo, tumorale benigno o, assai più raramente, maligno.
L’intervento -nella nostra saletta di chirurgia ambulatoriale– prevede l’asportazione della lesione da parte del Chirurgo Oculista.
Verrà effettuata un’anestesia locale per garantire l’insensibilità della palpebra e il paziente potrà fare ritorno a casa dopo un breve periodo di osservazione.
A volte, è necessario far seguire all’intervento l’esame istologico della lesione eventualmente prelevata.
Quali sono le neoformazioni sulle quali è possibile intervenire ambulatorialmente?
- Xantelasmi
- Fibromi penduli
- Verruche e Papillomi
- Cisti della palpebra
- Calazi
- Orzaioli (incisione e drenaggio)
- Molluschi
- Cheratosi
- Epiteliomi
VISITA E RIABILITAZIONE ORTOTTICA
È necessaria tutte le volte in cui sono presenti anomalie a carico della muscolatura oculare, o dei nervi che la comandano, con le relative conseguenze: visione doppia o confusa, strabismo, ambliopia (occhio pigro), anisometropia, paralisi oculari, etc.
L’Ortottista, inoltre:
- dispone il trattamento riabilitativo adatto al disturbo riscontrato ed è in grado di monitorare l’evoluzione di una patologia già diagnosticata.
- si occupa anche del trattamento dei vizi refrattivi complessi, della riabilitazione degli handicap visivi infantili e di rieducazione dopo chirurgia oftalmica.
- può svolgere in autonomia gli esami per la valutazione dell’acutezza visiva ed alcuni esami strumentali oculistici per la diagnosi di patologie oculari (tonometria, esame del campo visivo, test del senso cromatico, etc)
CAMPO VISIVO COMPUTERIZZATO
Il campo visivo è lo spazio che viene percepito da un occhio immobile.
Il campo visivo normale è oltre 90° temporalmente, 60° nasalmente e superiromente e 70° inferiormente.
Va eseguito in caso si riscontri un’alterata pressione intraoculare (nel glaucoma va effettuato ogni 6/12 mesi)e nelle malattie della retina (si valuta la sensibilità dell’occhio agli stimoli luminosi).
Il Campo Visivo viene prescritto anche dal neurologo per individuare danni a carico delle vie ottiche retrobulbari, chiasmatiche, retrochiasmatiche e fino alla corteccia visiva.
In HTC viene effettuato dall’Ortottista con l’Humphrey Field Analyzer di Zeiss e refertato dall’Oculista.
Validato da oltre 25 anni di ricerca, progettazione ed esperienza clinica, Humphrey Field Analyzer rappresenta lo standard riconosciuto per la diagnosi e il trattamento del glaucoma, delle infiammazioni del nervo ottico e di alcune malattie neurologiche.
ESAME DEL FUNDUS OCULI CON FUNDUS CAMERA NON MIDRIATICA
COBRA è un’innovativa fundus camera non midriatica digitale in dotazione allo studio oculistico di HTC.
Grazie ad un innovativo sistema ottico, permette un rapido screening delle condizioni della retina fornendo immagini di alta qualità del fondo oculare con un reale campo di visione di 60°.
L’acquisizione delle immagini del fondo è rapida e dettagliata, grazie alla fotocamera digitale integrata.
L’esame non richiede dilatazione della pupilla e l’esposizione al flash è minima, con ridotto o nessun disagio per il paziente.
I dati vengono salvati in un DB ed è possibile il loro trasferimento al server.
Si possono acquisire immagini in infrarosso, grazie alla sorgente.
Utilizzando la funzione mosaico è possibile acquisire immagini di zone differenti della retina con la possibilità di ottenerne una visione complessiva.
In un’unica schermata si possono visualizzare:
- immagine originale
- immagine infrarossa e rosso-priva
- immagine coroidale
- immagine vascolare
- fibre nervose
La valutazione accurata dello stato di vene e arterie retiniche del fondo dell’occhio permette di ottenere importanti informazioni anche sullo stato di salute cardio-vascolare generale del paziente.
L’esame con Cobra si rivela utilissimo nei pazienti diabetici, ipertesi, neurologici e con alterazioni della macula.
Cobra include anche un modulo di analisi delle ghiandole di Meibomio che consente la valutazione della criticità della perdita di ghiandole mediante una scala a cinque livelli.
Considerata la valenza diagnostica dello strumento, la visita oculistica effettuata in HTC comprende sempre la retinografia digitale con Cobra senza alcun sovrapprezzo per il paziente.
LA NOSTRA RETE DI PROFESSIONISTI
La comunità scientifica internazionale è concorde nel sostenere che gli occhi rappresentano lo specchio della nostra salute.
Ecco perché è importante che i professionisti dei diversi ambiti medici collaborino tra loro e con l’Oculista, individuando per tempo problemi oculari che possono far sospettare una malattia sistemica, così come rappresentarne un’evoluzione o una complicanza.
In HTC, la collaborazione più stretta avviene tra l’OCULISTA e:
Il CARDIOLOGO.
L’occhio è l’unico organo in cui i vasi si possono osservare direttamente. I cambiamenti osservabili nei vasi della retina, perciò, possono avvisarci precocemente di alterazioni vascolari presenti anche altrove. Lo studio del fondo dell’occhio è da considerarsi fondamentale negli ipertesi ed è significativo per la valutazione del rischio cardiovascolare.
Il danno retinico è una complicanza molto frequente del Diabete. La retinopatia diabetica, però, può passare inosservata per parecchi anni prima di dare sintomi. Ecco perchè la visita oculistica con l’esame del fondo dell’occhio sono così importanti per i diabetici ed ecco anche perché i due specialisti devono collaborare attivamente.
L’esame della retina può perfino segnalare se la malattia è ben compensata o meno.
Il NEUROLOGO.
Diverse forme di Neurite ottica possono comportare diminuzione dell’acuità visiva, dolore oculare e alterata percezione dei colori. Ecco che l’Oculista, durante una normale visita, può sospettare un problema di questa natura .
In queste, così come in altre malattie neurologiche, la collaborazione tra Oculista e Neurologo diventa ovviamente cruciale.
Il REUMATOLOGO.
L’interessamento infiammatorio di alcune parti dell’occhio può costituire il primo segno di una malattia reumatica sistemica. Altre volte l’infiammazione oculare (sotto forma di uveite, episclerite, cheratite, vasculite retinica, secchezza oculare, etc) subentra in un secondo momento, quando la diagnosi di malattia reumatica è già stata formulata dal Reumatologo.
Anche in questo caso, fare rete è indispensabile.
Il DERMATOLOGO.
Alcune malattie dermatologiche come la vitiligine, hanno il loro esordio nel contorno occhi. La rosacea può essere preceduta o seguita da manifestazioni oculari (congiuntivite, blefarite).
L’area perioculare può essere interessata da neoformazioni di origine infettiva (verruche palpebrali) o non infettiva ( fibromi penduli, grani di miglio, xantelasmi, cheratosi seborroiche o attiniche, basaliomi, etc) che, normalmente, è l’Oculista a trattare.
Calazi e orzaioli, se recidivanti, andrebbero indagati anche a livello sistemico. Risulta evidente, anche in questo caso, che Dermatologo ed Oculista devono collaborare attivamente fra loro.
Anche l’ORTOTTISTA, in HTC, collabora attivamente con alcuni professionisti, in particolare:
Il NEUROPSICHIATRA INFANTILE e il NEUROPSICOLOGO.
Questi 2 professionisti possono sospettare, nel corso di una diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento, un problema di accomodazione, motilità oculare o coordinazione oculo-manuale.
Ma anche nell’ambito di patologie più complesse, il dubbio che i muscoli o i nervi coinvolti nella visione possano creare difficoltà correggibili nel bambino, può portare queste due figure ad interagire positivamente fra loro.
Le malattie della tiroide e, in particolare, l’Ipertiroidismo, possono causare alterazioni della motilità oculare con conseguenze sulla visione. Ortottista ed Endocrinologo devono intervenire insieme per prevenire complicanze più serie.
Il NEUROLOGO.
La funzionalità del nervo ottico può essere efficacemente studiata attraverso l’esame del Campo Visivo (CV) somministrato dall’Ortottista con le indicazioni del Neurologo. L’analisi computerizzata del CV, inoltre, permette di capire in quale punto si trovi il problema che ha provocato un’eventuale alterazione.
Quali sono i problemi neurologici che richiedono l’esame del CV? Infiammazioni del nervo ottico (ischemiche, infiammatorie, demielinizzanti, degenerative, tossiche); Papilledema (da tumori, emorragie)
Il POSTUROLOGO.
Un difetto visivo o una correzione sbagliata (lenti troppo forti o troppo deboli) possono dar luogo ad una postura scorretta che, nel tempo, può causare problemi alla colonna vertebrale.
Quali sono i problemi visivi che, a lungo andare, generano anomalie posturali?
Deficit della convergenza; Eteroforie; Alterazioni dei movimenti saccadici; Disturbi dell’accomodazione; Ametropie (miopia, ipermetropia). Ecco perché, di fronte ad un problema posturale, andrebbe condotta anche una valutazione ortottica.
L’Ortottista, ove ne emerga la necessità, intraprenderà un intervento riabilitativo ad integrazione di quello posturale.
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Categoria: News
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3 Settembre 2019