Sindrome Dolorosa del gran Trocantere o Trocanterite: quando dormire su un fianco diventa difficile

La Sindrome Dolorosa del gran Trocantere (o più semplicemente Trocanterite) si manifesta con un dolore che compare a livello della parte superiore esterna della coscia, nella zona dell’anca.

Molto spesso la sensazione dolorosa è ben localizzata, ma a volte può scendere fino al ginocchio.


Che tipo di dolore è quello della Trocanterite?

Dalla maggior parte di chi ne soffre, viene descritto come un dolore profondo, in altri casi come un indolenzimento o bruciore.

Spesso peggiora con il tempo, diventando più intenso se si è coricati sul fianco e durante la notte.

Anche l’attività fisica aggrava la sintomatologia e può comparire zoppia durante il cammino.


Qual è la causa all’origine della Trocanterite?

La causa è l’infiammazione dei tessuti che si trovano al di sopra del gran trocantere.

Il gran trocantere è la sporgenza ossea che si trova nella parte superiore del femore e su cui si inseriscono i tendini dei muscoli che servono a muovere l’anca e la coscia.

Sopra il gran trocantere si trova la borsa trocanterica, una sorta di cuscinetto contenente liquido, che serve a facilitare lo scorrimento dei tessuti fra loro.


Perché prima si parlava di Borsite Trocanterica?

Una volta quest’affezione veniva chiamata Borsite Trocanterica, perché si pensava che il dolore fosse sempre causato dall’infiammazione della borsa.

Le ricerche degli ultimi anni hanno però smentito questa affermazione.

Si è visto infatti che, nella maggior parte dei casi, i problemi sono localizzati a livello dei muscoli, dei tendini o del tessuto fasciale, mentre l’infiammazione della borsa vera e propria è meno frequente.


Esistono persone più soggette a questo problema?

La Trocanterite è più frequente nella popolazione femminile e dopo i 50 anni, ma non risparmia i giovani, soprattutto i corridori. È più diffusa fra le persone in sovrappeso.


Quali possono essere le cause?

Le cause sono diverse:

  • Errori posturali
  • Sovraccarico funzionale (runner; lavori che prevedono movimenti ripetitivi dell’anca)
  • Infortuni, come cadute sul fianco
  • Pressione eccessiva a livello dell’anca
  • Alcune malattie reumatologiche (Artrosi, Artrite,Gotta)
  • Esiti di intervento all’anca o al ginocchio
  • Dismetria (differenza di lunghezza degli arti inferiori)
  • Anca a scatto

Il dolore della Trocanterite è aggravato da alcune condizioni?

Le caratteristiche del dolore sono già state descritte, ma è importante sottolineare il suo peggioramento in alcune condizioni:

  • stando seduti con le gambe accavallate
  • alzandosi o sedendosi su una seduta bassa
  • caricando molto un arto
  • dormendo sul fianco dolente

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi si basa sui sintomi e sulla valutazione clinica da parte del Medico.

Spesso non sono necessari esami strumentali, a meno che non si sospetti altro.

È di fondamentale importanza la diagnosi differenziale con la Coxartrosi (artrosi dell’anca).


Come si cura la Trocanterite?

La Trocanterite può regredire da sola, ma più spesso il dolore continua per settimane o mesi, incidendo notevolmente sulla qualità della vita.

È importante ridurre o sospendere l’attività fisica.

Per diminuire l’infiammazione, si possono usare: ghiaccio, antinfiammatori e, nei casi più gravi, si può ricorrere alle infiltrazioni.

Generalmente è indicato un percorso di Fisioterapia individualizzato ( a seconda delle cause che hanno determinato il problema) basato su esercizi riabilitativi con l’obiettivo di allungare, rinforzare e riequilibrare.

In aggiunta vengono utilizzati Tecar e Laser terapia ad alta intensità, per diminuire il dolore, l’infiammazione e stimolare i processi di guarigione.

Risultano spesso efficaci anche le Onde d’Urto Focali ( manu medica).


Cosa puoi prenotare presso HTC?

In HTC, a Stradella, puoi prenotare: 

  • PERCORSI DI FISIOCHINESITERAPIA INDIVIDUALIZZATI, MASSAGGI (anche linfodrenanti) E CHINESIOTAPING
  • VALUTAZIONE E TRATTAMENTI OSTEOPATICI
  • RPG (Rieducazione Posturale Globale)
  • TECAR E LASER AD ALTA POTENZA, per raggiungere anche le strutture più profonde e ottenere rapidamente il controllo del dolore. Vengono utilizzati in: traumatologia (distorsioni, stiramenti, versamenti, etc); riabilitazione dopo intervento chirurgico, rimozione di gesso o fasciatura rigida; dolore articolare.
  • ONDE D’URTO FOCALI, utilizzate dal medico Fisiatra per il trattamento delle patologie tendinee con o senza calcificazioni ( tendinopatie di spalla, pubalgie, epicondiliti, fasciti plantari, trocanteriti, etc).
  • OSSIGENO-OZONO TERAPIA che il medico Fisiatra impiega nel trattamento di lombo-sciatalgie, lombo-cruralgie e cervico-brachialgie dovute ad ernia del disco o protrusione discale.
  • ULTRASUONI E TENS, utilissimi per il controllo di alcune condizioni dolorose, sia acute che croniche
  • MAGNETOTERAPIA, impiegata di frequente per accelerare il consolidamento delle fratture.

Ma HTC, significa anche:

  • VISITE ORTOPEDICHE, FISIATRICHE e REUMATOLOGICHE
  • VISITE NEUROCHIRURGICHE
  • ELETTROMIOGRAFIE ed ELETTRONEUROGRAFIE
  • ECOGRAFIE ARTICOLARI e MUSCOLO-TENDINEE
  • INFILTRAZIONI, anche ecoguidate
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Immagine di kjpargeter su Freepik

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  25 Settembre 2024

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