Sovrappeso in età pediatrica: un fenomeno che sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti

I dati parlano chiaro: in Italia, ormai, 1 bambino su 5 è in sovrappeso.

La causa principale risiede nell’eccessiva assunzione di carboidrati e amidi con la dieta, ma anche la sedentarietà contribuisce in modo significativo a questo fenomeno.

C’è consapevolezza rispetto al problema?

Secondo uno studio svolto su scala nazionale, la maggior parte delle persone, nel nostro Paese, è convinta di seguire la Dieta Mediterranea, ma, approfondendo la questione, risulta che solo il 10% la segue in modo corretto.

Le famiglie riconoscono che i figli potrebbero avere un’alimentazione scorretta?

Quando si parla di bambini e ragazzi, la famiglia tende spesso a negare il problema.

Quattro genitori su dieci sono convinti che il peso del proprio figlio sia adeguato, sei che effettui attività fisica in quantità sufficiente e sette che mangi correttamente.

Quali sono i passi fondamentali per aiutare le famiglie ad affrontare la questione?

Il primo passo sembra quello di aiutare le famiglie a diventare consapevoli del problema.

È necessario agire su più fronti: anzitutto deve essere operato un cambiamento culturale.

Non è vero che i bambini piccoli, quando sono cicciottelli, sono più in salute. I Pediatri avvisano spesso i genitori del pericolo rappresentato dal sovrappeso e, alcuni, fanno tuttora orecchie da mercante.

I genitori, inoltre, devono essere informati su ciò che il figlio mangia in mensa per non eccedere con alcuni alimenti o per compensare eventuali carenze.

In molte famiglie non vengono poste limitazioni riguardo ad alcuni cibi, né si cerca di introdurre nella dieta dei propri figli alimenti fondamentali per la loro salute, ma considerati, a torto, poco adatti ai bambini o  sgraditi.

I bambini dovrebbero mangiare di più, ma meglio.

Vanno limitati i cibi contenenti amidi, come pasta, pane, patate e riso e sostituiti, ad esempio, con pasta di legumi, frutta e verdura di stagione.

Consultare Nutrizionisti esperti in età evolutiva può costituire un grosso aiuto.

Dagli esperti deriveranno consigli utili per fornire a nostro figlio una dieta completa di tutti i nutrienti, ma contenente anche indicazioni personalizzate in base alle esigenze e preferenze di ciascuno.

Quanto è importante l’attività fisica in età evolutiva?

Un passo importantissimo è costituito dall’educazione ad una regolare attività fisica.

A partire dai 6 anni, oltre al gioco, si può iniziare a praticare uno sport. Bisogna invitare i bambini a provarne diversi, finché non trovano qualcosa che li diverte o appassiona.

Perché è fondamentale educare ad uno stile di vita corretto?

Gli effetti di una dieta scorretta si trasmettono nel lungo termine ed è nei primi anni di vita che vengono poste le basi per la salute di cui godremo in età adulta.

Il peso eccessivo in infanzia predispone a problemi come l’ipertensione arteriosa, le dislipidemie, le malattie cardiovascolari, disturbi ormonali, metabolici, neurologici e respiratori.

Insegnare ai più piccoli uno stile di vita corretto, basato su una sana alimentazione e sul movimento,  è fondamentale per il loro futuro.

HTC per il sovrappeso in età pediatrica 

Telefonando allo 0385 246861 o recandoti presso gli ambulatori di HTC, in via Martiri partigiani 33 a Stradella, puoi prenotare:

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• Visita e consulenza Nutrizionale per adulti, sportivi, donne in gravidanza
• Consulenze dietetiche per regimi alimentari vegetariani e vegani
• Consulenze dietetiche per disturbi patologici (intolleranze, diabete, ipertensione, problemi cardiovascolari, osteoporosi, etc