In vacanza l’attenzione nel consumare cibi deve aumentare
perché il caldo favorisce il deterioramento degli alimenti e la moltiplicazione dei microrganismi.
La nostra attenzione va rivolta soprattutto alla catena del freddo che non deve mai essere interrotta.
Eliminiamo dal frigorifero e dal freezer tutti gli alimenti che presentano alterazioni di aspetto, consistenza, colore e odore.
Se si è lontani da casa, fare attenzione ai cibi crudi e all’acqua (meglio esser certi della loro freschezza, modalità di conservazione e provenienza).
Altra cosa importante è esporsi al sole in sicurezza.
I molteplici benefici del sole (ad esempio, l’attivazione della vitamina D) possono infatti tramutarsi in fastidi se non, addirittura, in veri e propri danni.
Pensiamo all’eritema solare, ai segni d’invecchiamento della pelle, alla comparsa di macchie (lentigo solari), cheratosi o lesioni neoplastiche (cheratosi attinica, spinalioma, melanoma).
Anche gli occhi vanno protetti indossando occhiali con lenti di qualità, perché il sole può causare infiammazioni della congiuntiva e della cornea (cheratocongiuntiviti) o, addirittura, arrivare a danneggiare la macula (parte centrale della retina).
In vacanza è fondamentale fare attenzione anche alle orecchie
Chi nuota e, ancor di più, chi fa immersioni, difatti, può andare incontro alla fastidiosa otite del nuotatore.
Si tratta dell’infiammazione del condotto uditivo esterno, dovuta a microrganismi presenti nell’acqua. All’inizio compare prurito e sensazione di orecchi chiuso. Se il quadro peggiora può
sopraggiungere dolore -anche intenso- e possono comparire secrezioni purulente.
Per evitare questo problema, bisognerebbe: eliminare eventuali tappi di cerume prima delle vacanze; non usare i cotton-fioc (che oltretutto inquinano); evitare d’immergersi in piscine troppo affollate, acque troppo calde e ricche di plancton (in quest’ultimo caso sono utili i lavaggi del condotto uditivo con acido borico).
L’ultimo incubo da vacanza di cui ci occupiamo sono le punture d’insetto.
Contro le zanzare funzionano bene i repellenti e, in caso di puntura, le pomate antistaminiche. Se il fastidio persiste, si può ricorrere anche agli antistaminici per bocca.
In caso di punture da imenottero (vespe, api et al), se il pungiglione è visibile, bisogna rimuoverlo completamente. Fare impacchi di ghiaccio aiuta a contrastare sia l’edema che il dolore. Se non basta, ricorrere ad antistaminici e cortisonici per via topica o (se la situazione è più seria) generale.
Se la persona che è stata punta è allergica, tenerla sotto osservazione per almeno 4 ore. In caso di quadri più severi, recarsi al PS più vicino.
Ricordiamoci anche che: i colori vivaci e i disegni floreali attraggono gli insetti; camminare a piedi scalzi e maneggiare frutta molto matura è rischioso; compiere movimenti bruschi in vicinanza dell’insetto va evitato.
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Categoria: News
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31 Luglio 2019