Tumore alla prostata - Prevenzione - HTC Centro Medico Stradella Pavia

Il tumore della prostata è il tumore più diffuso nella popolazione maschile, eppure solo pochi uomini si sottopongono a prevenzione regolare e preferiscono rivolgersi all’Urologo solo in presenza di sintomi genito-urinari.


Perché la prevenzione è tanto importante?

È ormai noto che la possibilità di guarire da un tumore dipende dalla prevenzione secondaria e cioè dalla diagnosi, il più precocemente possibile, della lesione neoplastica.

L’ideale sarebbe incidere sulla prevenzione primaria, insistendo sulla modificazione di stili di vita errati, ma, fino ad oggi, i risultati più significativi si sono avuti con la diagnosi precoce e la conseguente cura tempestiva dei tumori.


Qual è la frequenza del tumore della prostata?

Il tumore della prostata rappresenta il 20% di tutti i tumori diagnosticati nel sesso maschile dopo i 50 anni.

Il numero di nuovi casi di questo tumore registrati ogni anno è in crescita, a causa dell’aumento dell’età media della popolazione e per l’utilizzo sempre più diffuso dell’esame del PSA, l’Antigene Prostatico Specifico.

La mortalità per tumore della prostata, invece, è in costante diminuzione, proprio per la diagnosi sempre più precoce di questa patologia.


Da che cosa prende origine questo tumore?

Il tumore della prostata origina dalla crescita incontrollata delle cellule di questa piccola ghiandola, presente solo nell’uomo. La ghiandola prostatica si trova davanti al retto e ha il compito di produrre il liquido seminale.


Quali sono i fattori di rischio?

I fattori di rischio sono:

  • Età. Si tratta di un tumore più frequente dopo i 50 anni.
  • Storia familiare. Avere un familiare di I grado che ha avuto un carcinoma della prostata, abbassa a 45 anni l’età a cui iniziare la prevenzione.
  • Etnia. Questo tumore è più frequente negli afroamericani
  • Dieta. Sembra che una dieta ricca di proteine animali e grassi saturi possa predisporre alle neoplasie della prostata
  • fattori genetici e ormonali. Mutazioni di alcuni geni, come BRCA1 e BRCA2 o OHPC1; aumento dei livelli di testosterone e dell’HIGF1, potrebbe aumentare il rischio per queste neoplasie

Che tipo di sviluppo ha il tumore prostatico?

Fortunatamente questo tipo di tumore ha spesso una crescita lenta, ma esistono anche forme, più rare, che tendono ad invadere precocemente le strutture circostanti.


Quali sono i sintomi che possono insospettire?

I sintomi, purtroppo, si manifestano solo quando la malattia è avanzata e consistono in: disturbi urinari, ostruzione vescicale o uretrale, dolori ossei.

Ricorrendo alla prevenzione secondaria, è possibile diagnosticare il tumore della prostata in fase iniziale, quando è ancora asintomatico e, soprattutto, quando è possibile curarlo con la massima efficacia.

La prevenzione consiste nel sottoporsi ogni anno a Visita Urologica + dosaggio del PSA (con normale prelievo di sangue) dopo i 50 anni o dopo i 45 anni, se esiste familiarità per questo tipo di tumore.


Il tumore della prostata è curabile?

Il trattamento del tumore della prostata si avvale di terapie sempre più mirate, di tipo medico e chirurgico. La sopravvivenza a 5 anni ha ormai superato il 90%.

Vengono trattati con successo anche molti tumori metastatici per i quali il trattamento di I scelta non è rappresentato dalla chemioterapia ma dalla terapia anti-ormonale, che consente di abbassare i livelli di testosterone circolante, lo stimolo principale per la crescita delle cellule tumorali.


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  28 Giugno 2023

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