Visita oculistica in età pediatrica

Quando fare il primo controllo oculistico?

Anche in assenza di sintomi i bambini dovrebbero sottoporsi ad una prima visita oculistica entro i 3 anni di età.

Purtroppo una ricerca condotta dalla Commissione Difesa Vista, afferma che solo il 30% dei bambini tra i 3 e i 5 anni ha effettuato una visita oculistica di base. Questo dato ci fa pensare come nel nostro Paese la prevenzione delle malattie dell’occhio e dei difetti visivi non rivesta grande importanza.

In realtà è fondamentale far controllare i bambini dall’Oculista prima che si manifesti qualsiasi disturbo.

Ricordiamo, ad esempio, come sia provato uno stretto legame tra vista e apprendimento. I bambini con problemi visivi, infatti, hanno più difficoltà a scuola e la visita Oculistica viene sempre richiesta laddove si sospetta un Disturbo Specifico dell’Apprendimento.

Anche l’Ambliopia (più nota come Occhio Pigro) è un problema relativamente frequente. Ne soffre circa il 2-3% dei bambini con meno di 5 anni e può essere curata con successo se scoperta per tempo. I controlli dall’Oculista devono perciò iniziare presto ed essere regolari (una volta all’anno).

In presenza di disturbi l’intervallo tra una visita e l’altra può scendere a 3 o 6 mesi.


La visita oculistica in età pediatrica

Vediamo ora in che cosa si differenzia la visita Oculistica di Base in età pediatrica rispetto a quella dell’adulto.


Valutazione della motilità oculare

Lo studio dei movimenti oculari va eseguito con grande accuratezza nei bambini per escludere uno strabismo che, non curato, potrebbe interferire con il normale sviluppo dell’acuità visiva.


Cover test

Si effettua mediante l’occlusione diretta, continua o alternata, degli occhi durante fissazione da lontano e da vicino.

In questo modo si può evidenziare l’eventuale presenza di strabismo o di alterazioni sensoriali di minore entità.


Valutazione della Stereopsi

La stereopsi è la capacità che gli occhi hanno di vedere in maniera tridimensionale.

Se questa capacità non si sviluppa nel bambino in maniera adeguata, può causare un’alterata visione binoculare che, a sua volta, può rappresentare il segnale di una patologia poco evidente come il microstrabismo.


Valutazione del senso cromatico

Con l’utilizzo di speciali tavole colorate diagnostiche si possono evidenziare difetti nella visione dei colori.

Spesso ci troviamo di fronte a difetti genetici, come nel caso del Daltonismo.

Esistono però anche problemi neurologici o danni di tipo fisico o chimico agli occhi che possono causare alterazione del senso cromatico.


Autorefrattometria

E’ una valutazione oggettiva e computerizzata dell’acuità visiva.

Permette all’Oculista di avere un’indicazione sulla presenza di un eventuale difetto refrattivo del bambino (miopia, astigmatismo, ipermetropia) e permette pertanto di orientare meglio le successive fasi della visita oculistica.


Esame dell’acuità visiva

Valuta la capacità del bambino di mettere a fuoco con e senza lenti. Se il bambino non è ancora in grado di leggere vengono mostrati ottotipi particolari che utilizzano simboli al posto di lettere.

La montatura di prova per le lenti è piccola e morbida per non disturbare il bambino nel corso dell’esame.


Biomicroscopia

Deve valutare in maniera molto accurata l’integrità di tutte le strutture anatomiche dell’occhio (palpebre, congiuntiva, cornea, iride, pupilla, corpo vitreo e cristallino), ancor di più se si tratta della prima visita alla quale viene sottoposto il bambino.


Esame della refrazione in ciclopegia

Al termine della visita oculistica di base viene instillato un collirio che, oltre a dilatare la pupilla, blocca temporaneamente il muscolo che controlla la messa a fuoco del cristallino.

Con questo metodo si ottiene una misurazione più precisa e obiettiva del difetto visivo che nei bambini può essere alterata da un’accomodazione particolarmente vivace.


Esame del fundus oculi

Mentre la pupilla del bambino è dilatata, con la lampada a fessura (o biomicroscopio) si esamina il fondo dell’occhio. Questa fase della visita è indispensabile per valutare la retina e il nervo ottico.


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  Categoria: News
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  11 Settembre 2019

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