L’Agoaspirato è una tecnica rapida, minimamente invasiva e poco dolorosa, che consente una valutazione citologica (permette cioè di esaminare le cellule prelevate al microscopio) sia di lesioni superficiali che profonde.
Le lesioni superficiali, palpabili, possono essere raggiunte senza l’ausilio dell’imaging. Per le lesioni più profonde, l’impiego dell’imaging (ecografia, TAC, RM) è indispensabile.
Si tratta di una tecnica semplice, sicura e indolore.
Il campione di cellule viene prelevato attraverso un ago cavo (ma sottile) che viene introdotto dal medico nell’organo o tessuto da analizzare.
Il prelievo può essere effettuato, a discrezione del medico, sotto guida ecografica.
Non viene praticata anestesia, perché il fastidio provato dal paziente è davvero minimo.
L’unica complicanza possibile è l’ematoma in sede che, in genere, viene evitato utilizzando aghi sottili e applicando ghiaccio per 15-20 minuti dopo il prelievo.
L’indicazione principale all’agoaspirato rimane la differenziazione del tessuto neoplastico da quello non neoplastico.
Questa procedura diagnostica mini-invasiva viene utilizzata ambulatorialmente (senza anestesia) e in modo sicuro per: valutare la natura di un nodulo tiroideo; esaminare linfonodi (infiammatori, neoplastici primitivi e secondari); esaminare i tessuti di parotide e ghiandole salivari.
In HTC, l’agoaspirato -ecoguidato e non- viene effettuato da: