Il Laser CO2 sta diventando uno strumento fondamentale in Chirurgia Dermatologica e, da alcuni anni, rappresenta il trattamento Gold Standard per l’escissione e/o la vaporizzazione di diverse lesioni della cute e delle mucose.
I Laser CO2 vengono considerati i laser chirurgici per eccellenza. Lavorano ad una lunghezza d’onda di 10600 nm, corrispondente all’infrarosso.
Il bersaglio di questi laser è l’acqua.
Poiché la pelle è costituita per il 70% da acqua, il raggio laser viene assorbito in gran parte dalla cute arrivando solo in minima parte in profondità. Ciò permette al Chirurgo di lavorare sugli strati più superficiali senza il rischio di provocare danni al di fuori del campo operatorio.
Oltre ad eliminare la lesione che si è deciso di asportare, il Laser agisce sigillando i piccoli vasi sanguigni, i vasi linfatici e le piccole terminazioni nervose.
Il risultato sarà:
Va da sé che il post-operatorio risulterà molto più breve e meno fastidioso rispetto a quello dopo chirurgia tradizionale.
Dopo il trattamento Laser per vaporizzazione, residua una ferita che guarisce con la formazione di una crosta destinata a cadere in 7-15 giorni. La cute sottostante si presenta inizialmente rosea e torna gradualmente al suo colore originale nel giro di 1-2 mesi.
Le medicazioni sono quelle che si utilizzano comunemente per le altre ferite. La zona interessata va protetta con filtri solari per evitare possibili discromie.
Se il Laser, invece, viene utilizzato nella modalità “taglio”, il trattamento della ferita avverrà come nella chirurgia tradizionale, tenendo però conto che i tessuti risulteranno meno traumatizzati e la guarigione sarà migliore.