Prima di spiegare che cos’è la diatermocoagulazione di condilomatosi ano-genitale è necessario chiarire alcuni concetti riguardanti le infezioni da papilloma virus.
La condilomatosi ano-genitale è l’infezione sessualmente trasmissibile (IST) più frequente, in entrambe i sessi, nei Paesi Industrializzati.
La condilomatosi ano-genitale è la manifestazione clinica dell’infezione da Papilloma Virus Umani a basso rischio oncogeno. Nel 90% dei casi sono implicati i ceppi 6 e 11.
L’HPV (Papilloma Virus Umano) è un virus simile a quello che provoca le verruche sulla pelle. Gli HPV sono oltre un centinaio; solo alcune decine però infettano i genitali.
La pericolosità dell’infezione da HPV risiede nel fatto che alcuni di questi virus possono provocare trasformazioni cellulari che, sommate ad alcuni fattori di rischio (ad es: fumo), predispongono al cancro.
La persistenza nell’organismo di ceppi di HPV ad alto rischio è la causa necessaria del carcinoma del collo dell’utero, il primo tumore riconosciuto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) come riconducibile ad un’infezione.
La condilomatosi ano-genitale è invece una condizione benigna. Nel 90% dei casi è causata da un’infezione da HPV 6 e/o 11 (ceppi non cancerogeni).
In ogni caso, in presenza di condilomatosi, la donna deve sottoporsi a visita ginecologica, Pap-test ed eventualmente colposcopia.
La condilomatosi è una malattia abbastanza frequente. Si calcola che fra i 15 e i 45 anni viene colpito circa il 10% della popolazione.
Nelle donne il maggior picco d’incidenza è tra i 15 e i 24 anni.
Negli uomini il maggior picco d’incidenza è tra i 20 e i 30 anni.
Sui genitali e/o intorno all’ano compaiono escrescenze di forma irregolare, isolate o in gruppi. Il colore è roseo o bruno, la consistenza è molle con una radice dura.
I condilomi (detti anche “creste di gallo”) possono comparire:
Generalmente le lesioni sono asintomatiche ed è il paziente ad autodiagnosticarsi i condilomi che percepisce come dei brufoletti. In alcuni casi le lesioni, specie se numerose, causano prurito.
Il contagio avviene generalmente per via sessuale. Spesso l’infezione guarisce da sola, ma a volte rimane nell’organismo a lungo.
Alcune persone autopropagano l’infezione da una zona all’altra (es: dalla vulva o dal pene all’ano).
E’ necessario tenere presente la possibilità di trasmissione per via orale e il contagio attraverso gli oggetti (più raro).
L’HPV può essere trasmesso anche dalla madre al neonato.
La diatermocoagulazione è una procedura che serve ad eliminare i condilomi.
Si tratta di un intervento ambulatoriale, in anestesia locale e della durata di pochi minuti (dipende dal numero di lesioni da trattare), che permette di ritornare a casa autonomamente.
E’ importante tener presente che la terapia consiste nell’eliminazione delle lesioni, ma non nell’eradicazione virale. In altre parole, la contagiosità dell’infezione rimane. Ecco perché è importante far seguire alla terapia un intervento di Counseling per promuovere comportamenti sessuali a basso rischio.