Quando parliamo di infiltrazioni, ci riferiamo all’iniezione di sostanze ad azione terapeutica (acido ialuronico, cortisone, anestetico locale, PRP, etc) all’interno di un’articolazione o intorno all’articolazione stessa (infiltrazioni peri-articolari).
Minimamente invasive, si possono effettuare ambulatorialmente, ma deve essere un medico esperto ad eseguirle.
In HTC (centro medico in via Martiri Partigiani a Stradella-PV) effettuano infiltrazioni intrarticolari e periarticolari (anche ecoguidate), i medici specialisti in Fisiatria e Ortopedia, nel rispetto scrupoloso dell’asepsi.
Le più utilizzate sono le infiltrazioni di corticosteroidi (per i problemi acuti) e le infiltrazioni di acido ialuronico (nelle forme artrosiche).
Prevedono l’iniezione intrarticolare o peri-articolare del farmaco per trattare la componente infiammatoria di alcune patologie delle articolazioni o delle strutture limitrofe.
I corticosteroidi impiegati nelle infiltrazioni sono di tipo diverso: si va dall’idrocortisone che ha un effetto rapido ma una breve durata d’azione, al betametasone che mantiene la sua azione molto più a lungo.
Al principio attivo viene associato un anestetico locale (lidocaina), per rendere meno dolorosa l’iniezione.
Generalmente è meglio non superare tre infiltrazioni complessive, mantenendo una frequenza di 1 iniezione a settimana.
Meglio circoscrivere l’utilizzo di queste infiltrazioni alla fase acuta della patologia, quando il dolore e l’infiammazione limitano la funzionalità articolare e si ha bisogno di una risposta immediata da parte della terapia.
Se praticate troppo frequentemente, le infiltrazioni di corticosteroidi possono causare problemi alle ossa, ai tendini e ai legamenti.
Sono indicate quando il dolore è causato da artrosi dell’articolazione che riduce la viscoelasticità del liquido sinoviale.
L’acido ialuronico è un glicoaminoglicano in grado di richiamare acqua e garantire perciò l’idratazione dei tessuti. Per questo l’acido ialuronico è un componenete fondamentale del liquido sinoviale che si trova all’interno delle articolazioni. Esso serve a lubrificare, assorbire gli urti e ridurre la pressione che viene esercitata sulle strutture articolari, proteggendo in questo modo le cartilagini dall’usura.
Durante il normale processo d’invecchiamento, diminuisce la produzione di liquido sinoviale e le cartilagini sono, di conseguenza, più esposte a fenomeni di usura.
L’acido ialuronico è indicato soprattutto nelle artrosi di modesta e media entità.
Queste infiltrazioni vengono utilizzate con lo scopo di:
Gli effetti collaterali possono essere: dolore (che scompare in breve tempo); edema; arrossamento locale. Dopo l’iniezione si consiglia l’apposizione di ghiaccio per alcuni minuti.
Le controindicazioni sono: allergia o ipersensibilità al farmaco; infezioni virali o batteriche; gravidanza e allattamento
I cicli sono generalmente di 3-5 sedute, una volta a settimana. L’efficacia clinica dell’acido ialuronico continua per 6 mesi, fino a 1-2 anni.
Il ciclo, quando esistono le indicazioni, può essere ripetuto dopo 6 mesi.