Gli angiomi sono neoformazioni benigne, piuttosto frequenti, che originano da un anomalo sviluppo dei vasi sanguigni.
Possono avere diverse forme, dimensioni, caratteristiche e cause, da quello stellato (uno tra i più frequenti), a quello piano, fino a quello rubino (o ciliegia).
Alcuni sono congeniti, altri si riscontrano soprattutto nelle aree cutanee più esposte alla luce, come:
Questi ultimi sono più frequenti nei soggetti che si espongono maggiormente al sole (a causa del fotodanneggiamento), ma si ritrovano anche in persone giovani con la pelle chiara.
Sono malformazioni congenite (quindi sempre presenti alla nascita) causate dalla dilatazione e/o da un aumento del numero di capillari presenti nel derma.
Alla nascita si presentano come macchie di colore rosa pallido che, con l’età, tendono a svilupparsi, potendo dare origine a formazioni nodulari che conferiscono all’angioma un aspetto bitorzoluto.
Rispondono bene al trattamento Laser, anche se le forme nodulari possono risultare più difficili da eliminare completamente.
Vengono chiamati in questo modo perché si presentano come una raggiera di capillari che prende origine da un punto centrale dove è presente un’arteriola dilatata.
Il loro aspetto è tanto caratteristico (a ragnatela o a stella) da renderne semplice la diagnosi.
Sono di colore rosso ma, se vengono compressi al centro, impallidiscono perché risulta interrotto il passaggio di sangue dall’arteriola alla periferia.
Si chiamano così a causa del loro caratteristico colore rosso rubino.
Si presentano come lesioni puntiformi o lenticolari, leggermente sporgenti rispetto alla cute circostante, di pochi millimetri di diametro e con bordi ben delineati.
Sono ben riconoscibili già ad occhio nudo e, ancor meglio, al dermatoscopio.
Anche in questo caso, all’origine della loro comparsa sembra esservi il fotodanneggiamento, ma sarebbero implicate anche le alterazioni ormonali oltre ad un’indubbia predisposizione genetica.
Abbiamo già detto che si tratta, nella quasi totalità dei casi, di neoformazioni benigne. La loro rimozione non è perciò quasi mai necessaria per ragioni di salute.
Alcuni angiomi hanno la tendenza a sanguinare, soprattutto se si trovano in zone sottoposte a sfregamento o traumatismi. Di conseguenza, chi ne è affetto tende a richiederne la rimozione.
Quando gli angiomi sono localizzati in aree scoperte (specie sul volto) possono venire male accettati e, in questi casi, la loro eliminazione ha finalità puramente estetiche.
Attualmente abbiamo a disposizione diverse sorgenti di luce in grado di eliminare gli angiomi del viso.
Vediamo nel dettaglio quali vengono utilizzate in HTC (Centro Medico a Stradella, vicino a Pavia):
Ricorrere a Laser con doppia fonte (Laser Excel V Cutera: KTP 532 nm + Nd: Yag 1064 nm) permette di trattare lesioni di colore dal rosa al blu, localizzate a diversa profondità (superficiali e profonde), di calibro variabile (da < 1 mm a 4 mm), in fototipi differenti.
Nei nostri studi, solo Dermatologi o Medici Estetici competenti (e con formazione specifica all’utilizzo del Laser vascolare) possono effettuare i trattamenti.
Alla seduta Laser va sempre fatta precedere la visita specialistica al fine di valutare il caso specifico e predisporre il tipo di trattamento.
Sulla zona trattata comparirà un modico edema (gonfiore), accompagnato da eritema (rossore) che scompariranno nel giro di qualche giorno.
Dopo il trattamento sarà necessario utilizzare una protezione solare e non sarà possibile esporsi al sole o utilizzare lampade abbronzanti per qualche tempo.
In realtà, le complicanze possibili non sono molte: iperpigmentazioni post-infiammatorie (sempre transitorie), colorazione metacromatica per stravaso di emoglobina, vescicole per eccesso di calore.