La visita oncologica viene effettuata dal medico specialista in Oncologia. Normalmente viene prescritta dal medico curante per pazienti con diagnosi di tumore già accertata, per i quali deve essere impostata la terapia, o quando esiste un sospetto, legato ad esami diagnostici risultati positivi, che richieda approfondimenti mirati.
Ogni giorno in Italia si scoprono 1000 nuovi casi di tumore. Negli ultimi anni però sono decisamente migliorate le percentuali di guarigione, per merito delle campagne di prevenzione e della maggior efficacia delle terapie. Molti tumori potrebbero essere curati più efficacemente o addirittura guariti, se tutti fossero più attenti alla prevenzione e alla diagnosi precoce.
Non esiste una sintomatologia univoca e caratteristica che possa far pensare alla presenza, nell’organismo, di un tumore. Esistono però segni e sintomi che possono richiedere un inquadramento specialistico e indirizzare ad un approfondimento diagnostico.
In più, soggetti con fattori di rischio personali (stili di vita errati; patologie predisponenti; esposizione a sostanze cancerogene; etc) e/o familiari, dovrebbero sottoporsi a controlli periodici sotto la supervisione dell’Oncologo.
La Visita Oncologica sarà, in parte basata sulla storia clinica, familiare e sull’obiettività; in parte consisterà nella prescrizione di esami e indagini diagnostiche, necessari per ottenere un quadro più preciso della situazione.
Gli aspetti diagnostici della visita oncologica, riguardano: agoaspirati, biopsie, endoscopie, diagnostica per immagini (ecografie, TAC, RMN, PET, etc), utili per identificare e stadiare la malattia. In caso di neoplasie su base ereditaria, vengono effettuati particolari test genetici.
In numerosi casi, le terapie vengono combinate tra loro.
Compito dell’Oncologo è anche di indirizzare il paziente ad una terapia del dolore efficace, nonché consigliare un sostegno psicologico adeguato alla delicata situazione.