Vado a trovare un mio amico che ha superato brillantemente un infarto cardiaco importante, arrivato senza preavviso, a ciel sereno e in età ancora giovane.
Ora sta bene ed è, come al solito, una persona molto particolare, attenta agli aspetti della natura e del proprio corpo oltre che curiosa e informata.
Mi racconta che ha avuto, la sera prima dell’evento, i sintomi di una mal digestione, un peso sullo stomaco, ma con una sensazione che lo fa decidere, potendolo fare, di dirigersi il giorno dopo nel suo lavoro itinerante, in una zona con ospedale vicino.
E in effetti, verso fine mattina , la sensazione diventa convinzione e dirige il furgone verso il parcheggio zeppo di macchine dell’ospedale locale.
All’automobilista che sta cercando di incastrare la macchina nell’unico posto che si è liberato, il mio amico con semplicità e veridicità e…forse un pochino di ansia, dice “Mmh! Mi scusi mi farebbe parcheggiare perché ho un infarto?!”
Evidentemente è molto convincente perché l’automobilista non pensa di essere preso in giro, dopo di che, velocemente, arriva al P.S. un po’ affannato, sudato, pallido e…non per il cammino.
”Scusate penso di avere un infarto!”
Perplessità?
Mah, probabilmente, ma gli credono e …il resto è storia comune!!!
Dott.ssa Piera Adele Milani – Direttore sanitario HTC
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Categoria: Storie di Sanità
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28 Gennaio 2019